Pensione Quota 41 c'è nel 2024 e ancora resterà tale fino al 2026. Malgrado tutto, una categoria di lavoratori potrà ritirarsi dal lavoro con un accumulo contributivo di 41 anni, a prescindere dall'età anagrafica.
Potrebbe sembrare un ottimo risultato, se non fosse che non parliamo di una misura nuova; tutt'altro, i lavoratori precoci possono ritirarsi dal lavoro con Quota 41, a patto che soddisfino altri criteri. Vediamo insieme come funziona Quota 41 nel 2024.
Pensione Quota 41 nel 2024
Anche per il 2024, i lavoratori potranno accedere alla pensione Quota 41, indipendentemente dall'età anagrafica maturata al momento della richiesta di pensionamento.
L'accesso alla misura è vincolato dalla presenza di diversi requisiti, tra cui un anno di contribuzione maturato prima dei 19 anni di età. Inoltre, possono accedere alla misura Quota 41 i lavoratori appartenenti alla categoria meritevole di tutela.
È importante notare che anche nel 2024, ai fini del rilascio della pensione anticipata, i lavoratori che hanno maturato i requisiti per l'accesso al trattamento devono produrre una doppia domanda:
- la prima volta alla verifica delle condizioni previste dalla normativa, da presentare entro il 1° marzo 2022 (istanza tempestiva);
- la seconda nel periodo compreso tra il 2 marzo e il 30 novembre 2022 (istanza tardiva).
Chi può andare in pensione con soli 41 anni di contributi nel 2024?
Conformemente alle spiegazioni fornite dall'INPS, possono accedere alla pensione anticipata Quota 41 i lavoratori iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria, alle forme sostitutive o esclusive della medesima, in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, a condizione di aver maturato almeno 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età, se appartenenti a una delle categorie di tutela di seguito riportate:
- stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7, legge 15 luglio 1966, n. 604 e conclusione integrale della prestazione per la disoccupazione da almeno tre mesi;
- invalidità superiore o uguale al 74% accertata dalle competenti commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile;
- assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
- hanno svolto attività particolarmente faticose e pesanti ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67 (attività usurante di cui al decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 19 maggio 1999, addetti alla linea catena, lavoratori notturni, conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti al trasporto collettivo).
Chi rientra nella categoria dei lavoratori precoci?
Inoltre, rientrano nei beneficiari della pensione Quota 41, i lavoratori appartenenti alle categorie di lavoro di seguito elencate che hanno svolto l’attività lavorativa cd. gravosa per almeno sette anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa, ovvero, per almeno sei anni negli ultimi sette anni di attività lavorativa:
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti della scuola dell'infanzia ed educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
- operai dell'agricoltura, della zootecnia e della pesca;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del d.lgs.67/2011;
- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
È possibile perfezionare il requisito contributivo di 41 anni anche richiedendo il cumulo di periodi assicurativi (legge 24 dicembre 2012, n. 228).
Nuovo aggiornamento pensione a 64 anni di età con 20 anni di contributi.