Luke Littler e gli altri: i prodigi più famosi dello sport

Prodigi, predestinati, fenomeni. Fin dai suoi albori lo sport si è confrontato con atleti fuori dagli schemi, capaci di emergere in età prematura. D'altronde il talento è qualcosa di innato e solamente lo scarso impegno può impedirgli di venire a galla. Ieri un altro baby-fenomeno è entrato nell'elite mondiale, trionfando ai mondiali di freccette. Stiamo parlando di Luke Littler, 16enne che ha riscritto gli annali di questo sport festeggiando davanti a tutti. La sua impresa ha riportato alla mente quelle degli altri prodigi della storia recente. Vediamo insieme quali sono stati i più famosi degli ultimi 50 anni.

Luke Littler e gli altri: i prodigi più famosi dello sport

Novella Calligaris - Nuoto

Vincere una medagli olimpica a 18 anni non è semplice, specialmente se si pensa allo sport di oltre mezzo secolo fa. Novella Calligaris fu in grado di conquistare la prima storica medaglia olimpica per il nuoto italiano ai Giochi Olimpici di Monaco di Baviera del 1972, entrando di diritto nella storia. Appena maggiorenne, divenne un punto di riferimento assoluto e riuscì a replicare gli eccezionali risultati ottenuti nei 400 stile libero. A Monaco vinse anche il bronzo nei 400 misti e negli 800 stile libero, confermando di essere una predestinata.

Martina Hingis - Tennis

Prima dell'ascesa di Serena Williams il tennis femminile era dominato da Martina Hingis. Nata il 30 settembre 1980, a 15 anni la slovacca giocò il suo primo torneo del Grande Slam. Nel 1997, a soli 17 anni, era già sul tetto del mondo grazie ai successi di Wimbledon, Australian Open e US Open. Hingis andò vicinissima a fare il Grande Slam, perdendo contro Iva Majoli nella finale del Roland Garros. La sua stagione rimase comunque da incorniciare e la proiettò nell'olimpo del tennis mondiale. Hingis fu la più giovane tennista a raggiungere il n.1 del ranking WTA, posizione che occupò per 209 settimane.

Max Verstappen - F1

Facendo un tuffo nel presente non possiamo non citare Max Verstappen. Nel 2015, a 17 anni e 166 giorni, l'olandese è diventato il più giovane pilota di Formula 1 della storia, l'unico ad aver corso una gara prima di aver raggiunto la maggiore età. Un anno più tardi ha trionfato nel Gp di Spagna, divenendo il più giovane pilota di sempre a tagliare per primo il traguardo in F1. Da qual momento in poi la sua ascesa è stata costante e l'olandese ha vinto tre mondiali negli ultimi tre anni. Numeri davvero folli che ci raccontano di un vero e proprio fenomeno generazionale.

Holger Rune - Tennis

Tra i prodigi più recenti c'è anche Holger Rune. Il tennista danese ha fatto il suo esordio in Coppa Davis nel 2018, a 15 anni non ancora compiuti. A gennaio 2020 ha iniziato a orbitare nel circuito ATP disputando le prime partite ufficiali. Nel 2022 Rune è riuscito a vincere il suo primo Masters 1000 a Parigi Bercy, trionfando su Novak Djokovic. Il successo gli ha consentito di entrare nei top 10 del ranking maschile, facendosi conoscere in tutto il mondo. Attualmente occupa la posizione numero 8 ed è candidato a diventare uno dei fenomeni del futuro.

Simone Pafundi - Calcio

Nel calcio siamo abituati a vedere giovani talenti spiccare il volo. Negli ultimi anni il numero di minorenni che hanno esordito in Champions League si è moltiplicato e anche i club italiani hanno iniziato a considerare i giovanissimi. Simone Pafundi, però, ha battuto tutti i record. Nel novembre 2022, a 16 anni e 8 mesi, ha debuttato in nazionale diventando il più giovane esordiente azzurro degli ultimi 110 anni. Le parole di stima dell'ex ct Roberto Mancini ("Prima Pafundi, poi tutto il resto") lo hanno lanciato tra i grandi, certificando tutto il suo talento.

Kokona Hiraki e Sky Brown - Skateboard

Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 il podio dello skateboard aveva in totale 44 anni. Dietro alla 19enne Sakura Yosozumi, infatti, si sono piazzate due atlete incredibilmente giovani: Kokona Hiraki (12 anni) e Sky Brown (13 anni). La giapponese è diventata la più giovane di sempre a medaglia, frantumando ogni tipo di record. Sky Brown, nonostante la sua età, era invece una delle protagoniste più attese, a dimostrazione di come lo sport stia lasciando spazio ai più giovani.