03 Jan, 2024 - 18:15

Grosseto, 14enne aggredito con calci e pugni: mano fratturata e bruciature sul volto

Grosseto, 14enne aggredito con calci e pugni: mano fratturata e bruciature sul volto

Brutta aggressione a Grosseto: un 14enne è stato aggredito, per motivi ancora da chiarire, il giorno prima di Natale, nel tardo pomeriggio, tra le mura cittadine. A compiere la violenza fisica nei confronti del minorenne sarebbe stato un gruppo di ragazzini, coetanei o poco più grandi della vittima ma comunque con meno di 18 anni.

Grosseto, 14enne aggredito il giorno prima di Natale: cos’è successo

La notizia dell'aggressione nei confronti del ragazzo di 14 anni a Grosseto ha iniziato a fare il giro del web, dei social, delle testate locali e nazionali solamente oggi, a giorni di distanza dall'accaduto. Secondo quanto riferito, il fatto risale allo scorso 24 dicembre, il giorno della vigilia di Natale. C'è invece chi sostiene che sia avvenuto prima ancora.

In ogni caso, mentre la città si preparava ai festeggiamenti, un gruppo di ragazzi avrebbe attaccato un giovane minorenne tra le mura della città. Le conseguenze per il 14enne sono state di una mano fratturata e di diverse bruciature sul volto.

Le cause dietro tale brutale aggressione nei confronti di un ragazzo minore di 18 anni sono ancora da chiarire. Gli investigatori stanno cercando di far luce sull'accaduto dopo che i genitori e lui stesso hanno raccontato alle Forze dell'ordine quanto successo.

Pare che in un primo momento la vittima abbia tentato di nascondere, alla madre, al padre, ma anche agli amici e ai familiari ciò che era accaduto. Ad accorgersi di particolari segni sul volto sarebbe stata una sua insegnante, la quale, preoccupata, avrebbe chiesto spiegazioni.

I fatti e i responsabili: ecco cosa sappiamo (per ora)

Solo a questo punto sembra essere venuta alla luce la verità. I genitori del ragazzo minorenne, una volta appresa la gravità della situazione, hanno accompagnato il figlio al pronto soccorso dell'ospedale cittadino. Qui il giovane è stato curato, soccorso e sottoposto ad una serie di analisi.

I dottori hanno riscontrato non solo la frattura ad una mano, ma anche diverse bruciature sul volto. Secondo quanto si apprende infatti, gli aggressori avrebbero spento alcune sigarette in faccia al ragazzo di 14 anni. I responsabili di tale terribile gesto sarebbero quattro ragazzi poco più grandi della vittima o suoi coetanei.

A tutti gli effetti sembra trattarsi di un vero e proprio "branco" di bulli che avrebbe preso di mira il minore. I quattro sembrano aver aggredito la vittima con spintoni, calci e pugni, fino a provocargli appunto la frattura alla mano.

Grosseto, 14enne aggredito da un gruppo di ragazzi: le indagini

Quando il minore si trovava in pronto soccorso, come da prassi, sono state avvertite le Forze dell'ordine. Gli investigatori, gli esperti e i professionisti del settore si sono subito messi al lavoro per cercare di fare luce su quanto accaduto a Grosseto poco prima del giorno di Natale, il 25 dicembre.

Per il momento non è stata resa nota l'identità degli aggressori ma, come già specificato, sembra trattarsi di una gang di bulli, tutti minorenni. Ancora da capire sono le motivazioni che potrebbero aver spinto gli aggressori a compiere questo gesto.

Il triste episodio si è consumato sulle mura di Grosseto, precisamente nella zona tra il Cinghialino e il bastione della Cavallerizza. Gli agenti proprio in questi giorni stanno cercando di raccogliere testimonianze ed eventuali immagini immortalate da telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire la dinamica dell'aggressione e per trovare i responsabili.

L’ipotesi del bullismo

Ad ora gli investigatori stanno valutando la pista del bullismo nei confronti della vittima, che potrebbe essere nato all'interno della scuola frequentata dal 14enne. Si tratta purtroppo di un fenomeno ampiamente radicato e che si sta diffondendo sempre di più su una scala molto vasta.

Il bullismo è un tema molto serio che affligge la nostra società e colpisce soprattutto i giovani ragazzi, i quali spesso sono incapaci di difendersi. È di fondamentale importanza non solo aiutare le vittime ma anche educare i più giovani e sensibilizzarli sul tema.

Ne avevamo parlato con Giovanna Pini, la presidente del Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop, che da anni in Italia si occupa di aiutare le vittime e i bulli con iniziative dedicate.

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Giorgia Belfiore
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