Il cammino verso il nuovo digitale terrestre DVB-T2 è ormai quasi concluso. Iniziato nel 2018, questo lungo processo ha visto vari ritardi e slittamenti. Con l'avvicinarsi del 2024, ci prepariamo allo switch off definitivo, segnando l'inizio della "fase finale di migrazione". Questo cambiamento, che non avverrà immediatamente, ma si estenderà per alcuni anni, porterà una significativa evoluzione nel mondo della televisione.
Dal 10 gennaio 2024, inizierà formalmente lo switch off del vecchio segnale del digitale terrestre, ma le modalità esatte di questo passaggio rimangono ancora da definire. Non è ancora chiaro se lo switch off avverrà in una singola data o sarà graduale, come accaduto per il cambio delle frequenze (refarming). La comunità attende ulteriori comunicazioni dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Il 2024 vedrà anche la RAI aderire completamente al nuovo standard DVB-T2. Con questo passaggio, ci si aspetta un aumento del numero di canali disponibili gratuitamente e in alta definizione. Tuttavia, per godere di questi vantaggi, è necessario dotarsi di una TV o un decoder di ultima generazione. Mentre molte emittenti hanno già effettuato il passaggio, la RAI si appresta a completare l'operazione entro il 2024.
A partire dal 10 gennaio 2024, infatti, alcuni canali della Rai inizieranno a trasmettere secondo lo standard DVB-T2. Questo include canali come Rai 1 HD, Rai 2 HD, Rai 3 HD e altri. La necessità di un televisore o un decoder compatibile con il DVB-T2 diventa quindi essenziale per continuare a godere di questi canali. Tuttavia, alcuni canali principali come Rai 1, Rai 2 e Rai 3 resteranno accessibili anche su dispositivi con il precedente standard DVB-T.
Con il definitivo switch off del digitale terrestre, sarà necessario adeguarsi alle nuove tecnologie. Nel corso del 2022-2023, sono stati proposti diversi bonus per facilitare questo passaggio, inclusi incentivi per l'acquisto di nuovi decoder o per la rottamazione delle vecchie TV. Per verificare la compatibilità del proprio apparecchio con il nuovo standard, è sufficiente sintonizzarsi sui canali di test di RAI e Mediaset.
A poche ore dallo switch off previsto per il 10 gennaio 2024, sono emerse notizie di possibili rinvii. Questo ritardo potrebbe essere dovuto al mancato completamento del nuovo Contratto di Servizio della RAI. Inoltre, ci sono preoccupazioni su come lo switch off possa influenzare la visione di importanti eventi sportivi, come le Olimpiadi di Parigi e gli Europei di Calcio.
Secondo le stime di Auditel-Censis, ci sono ancora 8,4 milioni di famiglie italiane che non possiedono apparecchi adeguati per il DVB-T2, nonostante gli incentivi governativi. Di fronte a questa realtà, le televisioni locali spingono per un'accelerazione del processo di switch off, favorendo così un rapido adeguamento al nuovo standard.
Le TV locali, rappresentate dall'associazione Aeranti-Corallo, stanno infatti spingendo per un passaggio accelerato al DVB-T2. La motivazione principale risiede nella limitata capacità radioelettrica del vecchio standard DVB-T, che non consente trasmissioni di alta qualità tecnica. Eventi significativi come i prossimi Europei di calcio e le Olimpiadi potrebbero rappresentare momenti chiave per accelerare e completare la transizione.
Nonostante il processo sia iniziato, non c'è ancora una data precisa per lo switch off definitivo del vecchio digitale terrestre. Si prevede che inizierà dal 10 gennaio 2024 e continuerà per alcuni mesi. In attesa di ulteriori comunicazioni dal Ministero dello Sviluppo Economico, i telespettatori possono continuare a utilizzare le vecchie televisioni.
Per coloro che non hanno ancora effettuato il passaggio, è essenziale considerare l'acquisto di un nuovo televisore o di un decoder compatibile con il DVB-T2. Dal luglio 2016, tutti i nuovi televisori sono stati prodotti conformi a questo standard. Per chi possiede una TV più datata, l'acquisto di un decoder di nuova generazione diventa una necessità per continuare a ricevere il segnale televisivo.