Aron non ce l'ha fatta. Il pitbull bruciato vivo in piazza Croci a Palermo, lo scorso 9 gennaio, è morto tra atroci sofferenze a causa delle ferite riportate dalla combustione.
Protagonista dell'ignobile e conclusivo atto, seguito di una lunghissima serie di violenze perpetuate nel corso del tempo, è lo stesso padrone. Mediante un post su Facebook, il LAV di Palermo, ha comunicato la dipartita dell'animale. Il cane, legato ad un palo e arso vivo, si trovava in cura all'interno di una clinica veterinaria locale e ha lottato per tre giorni con tutte le sue forze per sopravvivere.
Oltre le ustioni che hanno ricoperto circa l'80% del suo corpo, compromessi anche gli organi interni.
L'assassino di Aron è un senzatetto di Palermo conosciuto in città. L'uomo, è stato denunciato e al momento è a piede libero, con grande indignazione della comunità locale. Il sindaco Roberto Lagalla, ha espresso la più totale condanna e intollerabilità per questo grave episodio di violenza e insieme al comune si costituirà parte civile.
L'homeless ha dichiarato di aver commesso l'omicidio perché il cane era aggressivo, impossessato, ed interessato al sangue. A detta del carnefice, Aron si cibava di gatti del vicinato. Accuse naturalmente senza fondamento e che non giustificano assolutamente l'orrore di cui è stato vittima il povero animale.
Oltre il primo cittadino, a schierarsi contro il delinquente anche Viviana Raja, consigliera comunale DC al Comune di Palermo. "Pene più severe per chi uccide gli animali, vogliamo giustizia" racconta l'avvocato in una nota:
Debora Affatigato, una cittadina indignata per l'omicidio di Aron, ha creato una petizione su Change.org che in poco tempo ha riscosso un enorme successo. La donna ha chiesto giustizia e una condanna equa per l'assassino.
"Non possiamo restare indifferenti di fronte a tanta atrocità, ci sono testimoni che hanno visto ciò che accadeva e l'uomo è stato rilasciato", racconta la donna:
In questo caso la pena deve essere superiore in quanto c'è l'aggravante dovuta al modo impiegato per compiere il brutale gesto.Si tratta di sadismo.Inoltre c'è anche la premeditazione (dolo). Certamente essendo un senzatetto.andare in galera potrebbe essere un lusso.pertanto si auspica una vendetta populi
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