Garantire il diritto allo studio senza dimenticarsi il criterio del merito. Il ministro dell'Università Anna Maria Bernini al Teatro Civico di Vercelli per la cerimonia di inaugurazione del 25esimo anno accademico dell'Università del Piemonte Orientale. Alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella, Bernini ha parlato dell'importanza di esaltare le potenzialità degli Atenei italiani e l'unicità delle loro offerte formative.
Il diritto allo studio va garantito e vuol dire innanzitutto dare la certezza a chi non ha mezzi economici o opportunità. Così Anna Maria Bernini ha parlato al Teatro Civico di Vercelli in occasione dell'inaugurazione del venticinquesimo anno accademico. Strumenti utili a garantire tale diritto sono le borse di studio, alloggi se fuori sede, rette agevolate e sgravi fiscali.
Il ministro però ribadisce che diritto allo studio vuol dire anche riconoscere le qualità a chi più si impegna, chi si alimenta dello studio e della conoscenza:
Per costruire l’Italia del domani vanno esaltate le potenzialità degli Atenei e l'unicità delle loro offerte formative, secondo il ministro. Sono tante le sfide che le università italiane affrontano:
"Dalla lotta alle malattie rare al cambiamento climatico, dalla transizione energetica, dalle nuove tecnologie digitali, all’Intelligenza artificiale, ai Big Data, alla cybersecurity: solo l’università può dare delle risposte. E ancora le sfide etiche, quelle sociali e culturali"
Il ruolo dell’Università, secondo il ministro, è rilevante e molto potrà ancora essere fatto attraverso la ricerca e un’offerta capace di intervenire nella realtà. Per Bernini va concessa più flessibilità nei percorsi formativi integrando ulteriori forme di didattica e garantendo la contaminazione con conoscenze trasversali ai corsi. In breve, bisogna superare il modello della lezione unidirezionale in favore di qualcosa di più aperto.
Bernini ha annunciato che si sta valutando una riforma del sistema universitario che porterà all'aggiornamento di alcuni aspetti della didattica. Si ragiona sull'eliminazione di aspetti incompatibili con il contesto economico, sociale e culturale in continua evoluzione.