C'è una svolta nel caso dell'omicidio di Anica Panfile, la donna di origine romena trovata senza vita nel Piave, in provincia di Treviso, il 21 maggio del 2023. Il suo ex datore di lavoro, il 77enne Franco Battaggia, è stato arrestato dai carabinieri e portato in carcere.
Franco Battaggia, 77enne di origini veneziane, è accusato di omicidio e soppressione di cadavere: la 31enne lavorava per lui saltuariamente come domestica.
Durante le indagini sarebbero emersi "gravi, precisi e concordanti elementi indiziari" a carico di Battaggia, che era indagato dallo scorso giugno. Secondo gli inquirenti, questi elementi sono stati confermati anche dalla consulenza medico-legale.
La vittima, infatti, presentava traumi alla testa e segni di soffocamento, nonché un'intossicazione "acuta"da stupefacente, tipo cocaina.
Il corpo di Anica Panfile, madre di 4 figli, era stato trovato dopo cinque giorni dalla scomparsa nel Piave, nel Comune di Spresiano, in provincia di Treviso.
Franco Battaggia è noto alle cronache per essere stato legato alla "mala del Brenta" e a Felice Maniero. Oggi titolare di una pescheria, ha terminato di scontare 21 anni di carcere nel 2011 per omicidio e in passato si è reso protagonista anche di fughe e latitanze in Sud America e Francia.
La sua versione dei fatti- l'uomo aveva infatti ammesso di aver incontrato Anica nel giorno della sua scomparsa, avvenuta il 18 maggio, nella sua abitazione di Arcade, Treviso- non aveva convinto gli inquirenti.
L'uomo aveva riferito che la donna si era recata nella sua abitazione per ritirare il Cud relativo ad alcune prestazioni lavorative. Aveva poi raccontato di averle prestato 5mila euro, dopo che la donna gli aveva raccontato di alcune difficoltà economiche. Ma non sono stati trovati riscontri a quanto da lui dichiarato.
Oggi per lui sono scattate le manette: l'avrebbe uccisa a mani nude.