Quante volte, negli ultimi sette anni, Giampiero Parete - uno degli 11 sopravvissuti alla valanga di Rigopiano - ha dovuto rivivere e raccontare quei terribili momenti? Tanti, troppi.
Sono passati sette anni da quel tragico 18 gennaio del 2017, e Giampiero racconta a Tag24 gli attimi immediatamente precedenti al disastro, quando una valanga di 120 mila tonnellate di neve seppellì per sempre l’hotel di Farindola e con esso gli ospiti e le persone che in quel momento si trovavano al suo interno.
Erano le 16,49 e Giampiero era appena uscito dall’hotel per andare a prendere una medicina dall’auto che era nel parcheggio poco distante. Nell’albergo erano rimasti la moglie e i figli.
Era ancora nel parcheggio quando un rumore sordo e spaventoso attirò la sua attenzione. Era il rumore della valanga di neve che si era appena abbattuta sull’hotel stravolgendo per sempre la sua vita e quella dei suoi familiari. In quel momento temette di non vedere mai più sua moglie e i suoi bambini.
Dell’albergo da cui era uscito solo pochi minuti prima, infatti, non c’era più traccia. Davanti a lui solo una montagna di neve e sotto di essa la sua famiglia. Fu lui il primo a dare l’allarme.
ricorda ancora mentre rivive quegli attimi al telefono insieme a noi.
Per fortuna per Giampiero e per la sua famiglia c’è stato il lieto fine, perché sua moglie e suoi bambini sono stati estratti vivi dai soccorritori e lui ha potuto riabbracciarli mentre, purtroppo, non è stato così per le 29 vittime.
Vittime che giovedì saranno ricordate nel corso delle celebrazioni previste per il settimo anniversario della tragedia. Celebrazioni a cui Giampiero e la sua famiglia non parteciperanno per evitare di distogliere l’attenzione dai familiari di chi non ce l'ha fatta.
Ricorda le famiglie di chi non ce l'ha fatta. Genitori, fratelli che attendono ancora risposte, aspettano come lui di sapere cosa è accaduto quel tragico pomeriggio di sette anni fa.
conclude Giampiero Parete che non si bilancia sulla vicenda giudiziaria.