Non ce l'ha fatta Roberto Fusciello, il 46enne picchiato e colpito con una testata domenica 14 gennaio a Cellole, in provincia di Caserta: l'uomo è morto all'ospedale di Sessa Aurunca. Per il suo aggressore, il 44enne Gianluca Sangiorgio, l'accusa ora è di omicidio.
Roberto Fusciello era in fin di vita, dopo essere stato aggredito durante una lite in corso Freda a Cellole: oggi 17 gennaio il tragico epilogo.
Il responsabile del pestaggio, fermato dai carabinieri poco dopo il fatto per tentato omicidio, è ora accusato di omicidio volontario. Sangiorgio si trova attualmente nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Fusciello, falegname di mestiere, lascia una moglie e due figli.
La lite tra i due uomini si è consumata all'esterno di una sala scommesse, ripresa dalle telecamere di videosorveglianza pubbliche e di attività commerciali.
Fusciello è stato colpito con una testata al volto e poi, una volta a terra, aggredito con calci e pugni mentre era impossibilitato a difendersi.
Il movente non è chiaro: gli inquirenti ipotizzano che alla base del pestaggio mortale vi siano futili motivi, forse una discussione iniziata proprio all'interno della scala scommesse.
La vicenda ha lasciato attonita un'intera comunità.