Assegno ordinario di invalidità 2024: quello che oggi viene chiamato assegno ordinario di invalidità, domani potrebbe trasformarsi in pensione di vecchiaia. In realtà, non è altro che l'ingresso della misura che sostituisce l'assegno ordinario di invalidità per i fruitori del beneficio che compiono una certa età.
Nel frattempo, coloro che non rientrano in questi requisiti continueranno a percepire regolarmente l'assegno dell'importo spettante. Vediamo insieme come funziona l'assegno ordinario di invalidità nel 2024.
Possono presentare la domanda per l'accesso all'assegno ordinario di invalidità i lavoratori dipendenti, autonomi e gli iscritti alla Gestione Separata a cui è stata riconosciuta una ridotta capacità lavorativa a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale.
L'Assegno ordinario di invalidità, rispetto ad altre forme assistenziali, è una prestazione economica riconosciuta a domanda in favore dei lavoratori che presentino specifici requisiti sanitari.
L'INPS rilascia l'Assegno ordinario di invalidità ai lavoratori che rientrano in una delle seguenti categorie, quali:
Il legislatore ha previsto l'assegnazione dell'assegno ordinario di invalidità ai lavoratori che, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, abbiano la capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo.
A questi requisiti va ad aggiungersi anche il requisito contributivo che prevede il perfezionamento di almeno cinque anni di assicurazione e 260 contributi settimanali (cinque anni di contribuzione), di cui 156 (tre anni di contribuzione), a condizione che tali criteri vengano soddisfatti nel quinquennio precedente la data di presentazione della richiesta di ammissione alla prestazione economica.
La norma per questo trattamento non prevede la cessazione dell'attività lavorativa.
L'INPS, per determinare l'importo dell'Assegno di invalidità, si avvale del sistema misto (quota retributiva e quota contributiva). Se invece il lavoratore ha iniziato l'attività lavorativa dopo il 31 dicembre 1995, l'importo viene determinato attraverso il sistema contributivo. L'Assegno ordinario di invalidità ha una validità triennale, con possibilità di rinnovo.
Nell'ipotesi in cui l'importo dell'assegno risulti inferiore a 598,61 euro, è possibile richiedere un'integrazione al trattamento minimo, a condizione che si soddisfino i requisiti reddituali previsti dalla normativa.
Il richiedente che soddisfa i requisiti sanitari riceverà l'Assegno ordinario di invalidità dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Come detto in precedenza, l'assegno ha una validità triennale, con possibilità di rinnovo.
Per non perdere la continuità nell'erogazione del beneficio, è possibile richiedere la conferma del beneficio almeno sei mesi prima della scadenza. In alternativa, la richiesta per la conferma dell'assegno può essere effettuata entro 120 giorni dalla data di scadenza.
Il passaggio che porta alla conferma del beneficio viene interrotto dopo almeno tre riconoscimenti consecutivi; pertanto, dopo questa condizione, l'assegno di invalidità sarà confermato in modalità automatica, salvo revisione.
È importante notare che lo svolgimento dell'attività lavorativa non interrompe il flusso dei pagamenti, ma ne riduce l'ammontare. Nel momento in cui il beneficiario compie l'età pensionabile e perfeziona i requisiti previsti per la pensione di vecchiaia, l'INPS trasforma l'assegno ordinario di invalidità in pensione di vecchiaia. Il passaggio avviene d'ufficio e non necessita di particolare richiesta.
Il richiedente in possesso della certificazione medica modello SS3 può presentare la richiesta di ammissione alla prestazione economica direttamente online all'INPS avvalendosi del servizio dedicato. In alternativa, la richiesta può essere presentata nelle seguenti modalità: