Mercoledì nero per chi si sposta con i mezzi a Roma a causa dello sciopero dei mezzi previsto per il 24 gennaio. La movimentazione, indetta da varie sigle sindacali, si tiene a livello nazionale e coinvolge anche la Capitale. La durata prevista è di 24 ore ma, come di consueto, ci sono delle fasce di garanzia.
Lo sciopero dei mezzi a Roma del 24 gennaio segue la protesta dei taxi di martedì 23. La movimentazione sindacale di mercoledì mette a rischio la circolazione di metropolitane, bus, tram e treni. È la prima grande mobilitazione dell'anno.
A indirla sono state le associazioni Usb Lavoro Privato, Adl, Sgb, Cub Trasporti, Associazioni lavoratori Cobas, Usb e Orsa. Per questa volta sono i lavoratori e le lavoratrici di Atac e di Cotral a decidere se incrociare le braccia o meno e non prestare i consueti servizi.
La mobilitazione di mercoledì ha una durata di 24 ore. Durante gli orari dello sciopero le corse dei trasporti pubblici e ulteriori servizi non sono garantiti. È possibile che si verifichino ritardi, rallentamenti, cancellazioni o soppressioni su tutte quante le linee coinvolte.
Abbiamo detto che anche città italiane come Milano, Napoli, Torino e molte altre ancora sono coinvolte in questa giornata di sciopero nazionale dei mezzi pubblici.
Per quanto riguarda la città di Roma gli orari della movimentazione sono i seguenti:
Le fasce di garanzie dunque sono le seguenti:
Durante queste ultime non dovrebbero verificarsi disagi e problemi di vario tipo. Queste servono per permettere agli studenti di andare a scuola e in università e ai lavoratori di recarsi al lavoro.
Nelle fasce di garanzia dunque tutto dovrebbe procedere come al solito senza ritardi o cancellazioni.
Lo sciopero di mercoledì riguarda l'intera rete Atac, la società che gestisce il trasporto pubblico locale a Roma. Sono compresi anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento.
Sono coinvolti anche i mezzi di RomaTpl e ATI Autoservizi Troiani/Sap nel territorio di Roma Capitale e nei vari Comuni della città metropolitana. Insomma, possibili disservizi ci saranno non solo nel capoluogo laziale ma anche nelle province.
I lavoratori e le lavoratrici del settore possono decidere di incrociare le braccia o meno. In ogni caso l'effettiva adesione allo sciopero e i conseguenti disagi verranno resi noti solamente il giorno stesso.
Sono liberi di aderire alla protesta sindacale e anche i membri del personale Cotral. Per l'intera giornata così sono a rischio anche bus regionali e treni. La società ha fatto sapere che il servizio sarà regolare e senza interruzioni fino alle 8.30.
Poi ancora non dovrebbero verificarsi disagi dalle 17.00 fino alle 20.00 per permettere ai cittadini e alle cittadine di fare ritorno a casa. Queste sono le fasce di garanzie previste dall'azienda per mercoledì prossimo.
I sindacati che hanno indetto tale manifestazione chiedono una riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, un aumento degli stipendi, la riduzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti.
E ancora si vuole una maggiore sicurezza sul lavoro, il blocco delle privatizzazioni e delle gare d'appalto per il trasporto pubblico locale.
Le sigle lottano inoltre contro ogni forma di limitazione del diritto allo sciopero. Si testa per un aumento dei salari di ingresso per i neoassunti e per lo stop alle privatizzazioni del servizio pubblico.
In generale, i lavoratori e le lavoratrici che decidono di aderire alla manifestazione di mercoledì vorrebbero maggior sicurezze sia per se stessi sia per i clienti che usufruiscono dei servizi delle varie aziende coinvolte.