Ancora pochi giorni e arriva il bonifico dall'INPS per l’Assegno di inclusione. La comunicazione è arrivata nel messaggio INPS n. 25 del 3 gennaio 2024, nel quale sono contenute le principali caratteristiche sull’erogazione del nuovo sussidio di Stato. Vediamo insieme chi riceve il bonifico il 26 gennaio 2024.
Possono richiedere l’Assegno di inclusione gli ex fruitori del Reddito di cittadinanza che presentano diversi requisiti, tra cui un nucleo familiare composto da membri con disabilità, nonché da componenti minorenni o con almeno sessant’anni di età. Diversamente dal precedente sussidio, viene richiesto anche il requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza.
Nell’articolo 3, comma 2, del decreto-legge n. 48/2023, sono contenute le disposizioni normative circa l’Assegno di inclusione. In breve, il beneficio economico viene erogato su base mensile per un periodo continuativo, ma entro diciotto mesi, segue un periodo di sospensione e di rinnovo del beneficio per altri 12 mesi.
L’importo dell’Assegno di inclusione viene calcolato tenendo conto di diversi fattori, tra cui:
A ogni modo, secondo le disposizioni normative il beneficio riconosciuto non può essere inferiore a 480 euro annui.
Per completezza di informazione, riportiamo degli esempi di calcolo per l’individuazione dell’importo dell’Assegno di integrazione rilasciati dall’INPS nella circolare numero 105 del 16 dicembre 2023, quali:
[(valore soglia del reddito familiare (6.000*la scala di equivalenza dell’Adi) – reddito familiare) + canone di locazione (ove presente)]:12.
L’INPS ha fornito diversi esempi di calcolo per l’individuazione dell’importo del nuovo ammortizzatore sociale. A ogni modo, proponiamo due soluzioni, quali:
Un nucleo familiare composto da 3 adulti di cui uno con disabilità in possesso dei requisiti per l’accesso all’Adi e una scala di equivalenza (s.c.) pari a 1,9.
Nel primo caso: spetta solo la quota A, calcolata come differenza tra la soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per la scala di equivalenza e il reddito familiare.
Quota A = (6.000*1,9) – 3.500 = 7.900 euro annui, pari a 658,33 euro mensili.
Nel secondo caso: Il nucleo familiare vive in abitazione in locazione con un canone annuo di 3.360 euro e possiede un reddito familiare annuo di 6.000 euro. Al tale nucleo spetta sia la quota A che la quota B:
Quota A: (6.000*1,9) -6000= 5400 euro annui, pari a 450 euro mensili
Quota B: 3.360 euro annui, pari a 280 euro mensili
Totale = 5.400 + 3360= 8760 euro annui pari a 730 euro mensili.
Come riportato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’INPS nella circolare n. 105 del 16 dicembre 2023, ha fornito i primi chiarimenti sulla tempistica di pagamento per le domande pervenute nel mese di gennaio 2024, con il Patto di attivazione digitale (PAD) sottoscritto entro lo stesso mese.
In particolare, per le richieste con esito positivo dell’istruttoria, il bonifico dell’Assegno di inclusione sarà accreditato nelle seguenti date: