Togliere il fermo amministrativo senza pagare i debiti con il fisco è possibile? Sono molte le domande ricevute che sollevano il problema del blocco del veicolo per l’omesso pagamento di tributi e tasse, come ad esempio l'IVA, l'IRPEF, il bollo auto, l'ICI, multe e così via.
Eludere i debiti esattoriali non è una buona idea; anzi, potrebbe portare a gravi conseguenze legali e finanziarie. Sicuramente, esistono diverse strategie da considerare per togliere il fermo amministrativo con e senza saldare il debito con il fisco. Vediamo insieme quali sono le opzioni possibili nel 2024.
Il fermo amministrativo è un atto molto comune utilizzato da Amministrazioni o vari Enti, come ad esempio Comuni, INPS, Regioni, Stato, e così via, che, attraverso l’Agenzia delle Entrate – Riscossione o altri concessionari della riscossione, "bloccano" un bene mobile del debitore (o dei coobbligati) iscritto al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) per riscuotere crediti non regolarizzati.
È importante notare che tentare di eludere il debito cercando di sfuggire all'Agenzia delle Entrate – Riscossione rischia di essere dannoso sia legalmente che economicamente.
Se stai cercando soluzioni per togliere il fermo amministrativo senza pagare i debiti con il fisco, sappi che puoi considerare diverse opzioni, come ad esempio tentare la rinegoziazione del debito con l’Agenzia delle Entrate – Riscossione, ottenendo uno sconto sull'importo dovuto.
In alternativa, puoi presentare un ricorso al giudice contestando il fermo amministrativo per la presenza di eventuali errori procedurali. Potresti anche valutare l’avvio di una mediazione per cercare una soluzione in linea con la tua condizione economica o esplorare altre soluzioni indicate nei paragrafi successivi.
Secondo quanto riportato dall’Automobile Club d'Italia (ACI), l’omessa regolarizzazione delle cartelle esattoriali porta la Riscossione a disporre il fermo amministrativo sui veicoli intestati al debitore. In questo caso, l’ente impositore procede attraverso l’iscrizione del provvedimento di fermo amministrativo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Dopo l’iscrizione del fermo amministrativo al PRA, cambia la disponibilità del veicolo, diventando limitata fino al momento dell’estinzione del debito, e la Riscossione non provvederà, d’ufficio, alla cancellazione del fermo.
Il veicolo sottoposto a fermo amministrativo è vincolato dalle seguenti condizioni:
Chi circola con un’auto vincolata rischia una sanzione amministrativa che oscilla tra 1.984 e 7.937 euro, con l’aggiunta di sanzioni accessorie come la confisca del veicolo e la revoca della patente.
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione o altro concessionario potrà agire forzatamente per la vendita del veicolo.
Come spiegato precedentemente, esistono varie soluzioni per togliere il fermo amministrativo senza pagare i debiti con il fisco e, in aggiunta a quelle già esposte, è importante notare che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione o altri concessionari non possono procedere con il fermo amministrativo per i veicoli adibiti o destinati all’uso di persone disabili, e in caso di errori o se risulta già iscritto, provvedono automaticamente alla cancellazione.
In base alle disposizioni contenute nell’articolo 86, comma 2, del DPR n. 602/73, non è possibile applicare il fermo amministrativo sui veicoli strumentali indispensabili per il prosieguo dell’attività di impresa o alla professione esercitata dal debitore. Pertanto, la Riscossione non può procedere con l’iscrizione del fermo amministrativo se viene dimostrata la sussistenza del veicolo strumentale entro 30 giorni dalla notifica del preavviso di iscrizione.
Inoltre, in base a diverse sentenze, l’Agenzia delle Entrate - Riscossione non può richiedere il fermo amministrativo su un immobile già iscritto a ipoteca esattoriale a garanzia del credito.
Sicuramente, la strada meno tortuosa per cancellare il fermo amministrativo è il pagamento del debito contestato, anche attraverso una rateizzazione dell’importo dovuto. In questo modo, il fermo sul veicolo viene sospeso anche in presenza di un debito non saldato completamente.