26 Jan, 2024 - 10:43

0 palle break concesse, lucidità e forza mentale nelle difficoltà: come Sinner sta "rubando" il trono a Djokovic

0 palle break concesse, lucidità e forza mentale nelle difficoltà: come Sinner sta "rubando" il trono a Djokovic

Nessuna palla break concessa, lucidità, freddezza e una forza mentale invidiabile: Jannik Sinner batte Novak Djokovic e vola per la prima volta in una finale slam. Un match pazzesco quello giocato dall'italiano, che dopo due set paurosi, ha ceduto il terzo set al tie break in cui ha anche avuto un match point. 3-1 il risultato finale in 3 ore e mezza di gioco circa: 6-1, 6-2, 6-7, 6-3 il finale. Un dominio non indifferente per l'altoatesino, che probabilmente ha mostrato oggi di essere maturo e pronto per provare a vincere uno slam. Dopo aver battuto Djokovic, inevitabile che in finale possa partire con i favori del pronostico, ma ovviamente bisognerà gestire emozioni, sensazioni e nuove "prime volte".

L'impressione, però, a oggi è che Jannik Sinner stia spodestando dal trono Novak Djokovic, campione serbo che agli Australian Open è sempre stato a "casa sua". Lo dicono i numeri, le statistiche e i dati di un match praticamente a senso unico. Ma Jannik Sinner sta davvero "rubando" il trono e la scena al serbo, che inevitabilmente sta per cominciare la fase finale di una carriera clamorosa.

Forza, colpi, solidità mentale: come Sinner si sta prendendo la scena contro Djokovic

Terza vittoria negli ultimi tre incontri. Tutte sfide di spessore e che contavano tanto. Jannik Sinner ha sconfitto per ben tre volte negli ultimi due mesi Novak Djokovic. Lo ha fatto nella fase a gironi delle ATP Finals, lo ha fatto nella semifinale di Coppa Davis, poi vinta dall'Italia, quando gli azzurri erano a un passo dall'eliminazione. Lo ha fatto oggi, venerdì 26 gennaio, in una semifinale slam (il racconto del match e le parole di Sinner). E non uno slam qualsiasi, ma quello in cui Djokovic era e rimane il re, avendolo vinto dieci volte. Il serbo non era mai stato eliminato in semifinale, vinceva da cinque anni consecutivi (escluso il 2022, quando non vaccinato fu escluso dal torneo) e soprattutto era il vero "padrone" del torneo.

Dati che certificano maggiormente una vittoria che significa tanto per Sinner, per l'Italia, per gli italiani e per il tennis che sta cominciando una nuova era. A dominare non più Federer (ritirato), Nadal (nella fase finale della sua carriera) e Novak Djokovic (unico dei big three a tenere ancora ottimi ritmi). Ma Alcaraz, Medvedev e soprattutto Jannik Sinner, che a oggi sembra quello più maturo e pronto mentalmente a fare lo step decisivo per vincere tanto. Solo un giocatore ha vinto più partite di Sinner contro i numeri uno al mondo nei primi sei giocati: Rafa Nadal, a quota cinque. Mentre Sinner è fermo a quattro, avendo battuto Alcaraz a Miami nel 2023, Djokovic alle Finals del 2023 e ancora il serbo in Coppa Davis e agli Australian Open.

I numeri del match

9 ace, un solo doppio fallo, 83% di punti vinti con la prima, 63% con la seconda, ma soprattutto... 0 palle break concesse! Numeri impressionanti e devastanti, che danno ancora più valore alla vittoria. Sinner è sempre rimasto lucido, anche dopo aver perso il terzo set, ma soprattutto dopo il doppio fallo che nel game in cui serviva per il match ha portato Djokovic in un pericolosissimo 15-30.

La mano non ha tremato nel punto successivo: ace. Non lo ha fatto nemmeno negli altri due a seguire, quando con un diritto lungolinea in avanzamento ha chiuso il match con un vincente. Un match perfetto per l'italiano, che ora vuole la consacrazione definitiva nella sua prima finale slam della sua carriera. E, obiettivamente, crediamo non sia l'ultima.

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Domenico Cannizzaro
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