30 Jan, 2024 - 16:21

Caso Salis, il servizio penitenziario ungherese: "Norme di detenzione rispettate"

Caso Salis, il servizio penitenziario ungherese: "Norme di detenzione rispettate"

Il ministro Tajani ha confermato che il processo di Ilaria Salis, la giovane antifascista accusata di tentato omicidio colposo nei confronti di due militanti di estrema destra a Budapest, si terrà in Ungheria.

Numerose le denunce del padre della 39enne, Roberto Salis, che ha più volte ribadito le scarse condizioni in cui verte la figlia in carcere. Durante il processo è stata legata per mani e piedi e "trattata come un animale" come raccontato dal genitore.

Caso Salis, il servizio penitenziario ungherese: "Norme di detenzione rispettate": cosa è successo

L'organizzazione penitenziaria si è dissociata dalle accuse di alcune testate italiane e del padre della donna, asserendo che le "norme di detenzione del sistema carcerario sono ampiamente rispettate".

Tra le critiche: celle sporche, una prigione piena di topi, cimici e guardie brutali. Tutto potenzialmente smentito dall'organizzazione che declinato le maldicenze:

virgolette
"Riteniamo triste e immorale che alcuni media riportino il "getto di fango" di un ex detenuto senza consultare la controparte, trattandolo quasi come un dato di fatto"

Il Servizio Penitenziario Ungherese: "I detenuti possono sporgere denuncia"

I referenti della struttura detentiva hanno difeso il lavoro dei gestori del carcere, specificando di essere in regola con le rigorose norme vigenti, controllate dalla Procura e dal Commissario per i diritti fondamentali.

E concludono: "I detenuti che ritengono che i loro diritti siano in qualche modo violati possono sporgere denuncia".

Il ministro Tajani, ha dichiarato che per Ilaria Salis si cercherà di ottenere ove possibile, gli arresti domicilari.

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Antonio Preziosi
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