Trionfatore a Melbourne, il 22enne altoatesino parla nel corso della conferenza stampa di bentornato nella sede della Fitp.
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Su Alberto Tomba: "Ci sentiamo qualche volta. È una leggenda e quello che ha fatto incredibile. Speriamo che presto potremo andare a sciare insieme. Sarebbe speciale! A Natale non siamo riusciti".
Infine, l'ultima domanda: "Quali consigli ti senti di dare ai ragazzi sui social?" "State attenti, perché ciò che vedete non corrisponde sempre a realtà. Io, comunque, vivo benissimo anche senza social".
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Sullo sci: "Ho vinto i campionati italiani a 8 anni, ero molto forte. Poi è subentrato qualche problema, mentre col tennis continuavo a giocare. Alla fine ho pensato che, quando nello sci commetti un errore, hai perso. È faticoso, ti svegli la mattina presto per andare a -20°C. Il tennis è più comodo (risate e applausi, ndr). Forse è stata la scelta più giusta".
"Cosa è cambiato rispetto al passato? Le persone cambiano, con l'età è normale. All'inizio mi sono chiesto molte cose, posto diversi dubbi. Ora sono diventato più consapevole di cosa voglio fare nella vita".
Sui colleghi italiani: "La cosa più importante è portare più gente possibile al nostro sport. Il tennis lo puoi giocare a qualsiasi età, c'è competizione ma non c'è contatto. Ti serve solo una racchetta e una pallina. Fognini ha vinto Montecarlo, poi è arrivato Berrettini, ora io, ma tutti noi stiamo costruendo per il futuro del tennis italiano. Speriamo che siano in tanti a provare questo sport".
Sul futuro: "Gli avversari ormai mi conoscono e conoscono le mie debiolezze. La maggior parte di loro non ha niente da perdere. A me però piace la pressione. Ieri, al team ho scritto che dobbiamo ancora lavoreremo e lavoreremo più di prima".
Sul rapporto con Matteo Berrettini: "Mi ha scritto un bellissimo messaggio. Lui è veramente forte e spero di vederlo il prima possibile. Manca nel circuito. Mi ha rivolto bellissimi complimenti. Matteo mi ha aiutato e io gli sono grato. Ricambierò volentieri".
16:25
Sulle Olimpiadi: "Già alla fine dello scorso anno ho detto che le Olimpiadi saranno un momento chiave per me e per la mia crescita. Le giocherò per la prima volta e voglio capire come sono fatte. Troverò tutti gli atleti migliori al mondo e non vedo l'ora di imparare da loro. Sarà uno dei tornei più importanti dell'anno, perché i Giochi non ci sono tutti gli anni e sono contento di vedere tutte queste cose. Spero che l'Italia porti a casa tante medaglie".
Sul suo amico e manager Alex Vittur: "È la persona che mi sta più vicino e mi ha aiutato a compiere certe scelte. L'ho conosciuto quando avevo 13 anni e ora è certamente la persona che mi capisce di più".
Sui social: "Non mi piacciono. Non sono la verità (qui Jannik viene applaudito, ndr). Le serie tv? In Australia ho seguito con attenzione 'Animal Kingdom', ma in Italia non si trova. Hai bisogno di un vpn per vederla. Ma io non uso vpn! (Applausi e risate, ndr). Leggere? Ci sono momenti in cui leggo molto e altri no".
Sul suo primissimo allenatore: "Ringrazio le persone che mi hanno aiutato nel mio percorso. Heribert Meier è stato una di queste. Ogni tanto ci sentiamo, era emozionato dopo Melbourne".
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Sulla scelta del proprio team: "La vita che sto vivendo è fatta di situazioni. All'inizio ho compiuto una scelta che sembrava folle, però ho deciso di rischiare. Ciò che ho capito è che il mio team non deve essere il migliore di tutti, bensì persone che si capiscono".
Su una qualità che si riconosce: "L'approccio al lavoro. Lavoro più degli altri? Non saprei. Al mattino, comunque, la prima cosa che penso è che mi devo allenare".
Sulla paura: "Non ne ho. Non saprei nemmeno per cosa dovrei averene. Io devo giocare una partita di tennis ed è quello che mi piace fare. Se il mio avversario è più bravo è giusto che vinca lui. Ci saranno momenti difficili, ma non ho paura".
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Sul perché non abbia ancora festeggiato nella "sua" Sesto Pusteria: "La mia intenzione era di andare prima lì, dopo l'Australia, per salutare i miei genitori, ma è accaduta una tragedia. In un incidente automobilistico, sono morti due giovani e un altro lotta tra la vita e la morte. È un momento molto difficile per tutti. Fare una festa non è assolutamente il caso. Resterò a Roma".
Sull'imbarazzo con la stampa: "La cosa più importante è restare con le persone che mi sono più vicine. E comunque è molto più rilassante parlare che giocare e quindi sono tranquillo".
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Sulla residenza a Montecarlo: "A 18 anni, mi allenavo a Bordighera col mio ex allenatore che aveva residenza a Monaco. Fu lui a propormi il trasferimento. Nel Principato ci sono tanti giocatori con cui allenarsi. Ci sono campi buoni e mi sento a casa. Sto bene lì".
15:33
Sugli slam: "Non abbiamo ancora parlato degli slam. L'obiettivo è giocarli un po' meglio dell'anno scorso. Ora ce ne sono anche altri tre, il primo non poteva andare meglio. Ma alla fine non finisce qua la stagione. Anzi, è appena iniziata. Abbiamo lavorato tanto in preparazione, ma mi mancava la competizione".
15:33
"Sono un ragazzo molto semplice e normale. Ho 22 anni, mi piace giocare al pc, mi piace mangiare in camera da solo. Sono un ragazzo normale".
15:26
Su Sanremo: "Farò il tifo da casa. È un evento bello ma, dopo questi due giorni in Italia, la missione Australia sarà ufficialmente finita. Guardo avanti. Quando dovrei andare al Festival sarò già a lavorare".
15:06
Jannik Sinner su questa "Sinne-mania": "La vivo bene, sono contento di condividere emozioni con tutti voi però non è solo un torneo. Abbiamo tanti tornei e tante possibilità di fare bene
ma anche di fare male. Dobbiamo essere pronti e contenti di questa situazione. È un traguardo importante per me e e per il mio team. Si sente calore della gente, mi piace, ma sono il ragazzo di due settimane fa".
La preparazione: "Sarà molto importante. L'anno scorso è andata bene. Faremo tanto lavoro in palestra, credo che potrà servire per servire meglio e riuscire in tutti gli altri fondamentali".
Sui due allenatori Simone Vagnozzi e Darren Cahill: "Credo che la cosa più importante è come lavorano tra loro. Sono aperti di mente e nessuno è invasivo su certe cose. Simone molto bravo tecnicamente ma anche tatticamente, perché anche lui è stato giocatore, sa quali colpi funzionano e quali no, cosa migliorare. Darren ha fatto una carriera incredibile, ha portato tanti al numero 1 e questo è stato il suo quinto slam. Sapeva come gestire la pressione e diciamo che con Simone si dividono il compito. Darren fa quella parte di capire certi momenti, Simone più parte tecnico e tattica".
15:00
Il saluto iniziale del presidente della Fitp, Angelo Binaghi: "È nostra intenzione allestiamo una grande piantagione di carote. Oggi non risponderò alle vostre domande, qui c'è solo un grande protagonista, oggi è la festa di Jannik Sinner. Io mi limito a dire due cose. La prima è ovvia: ringrazio Jannik a nome del movimento, i maestri dirigenti e i praticanti dal più piccoplo al più grande. Quello che ha fatto ci rende orgogliosi. A me Jannik fa impazzire, con la ricerca quotidiana del lavoro come dottrina, voglia di migliorarsi. La ricerca di risultati sempre migliori. Quello che abbiamo sempre cercato di fare anche noi".
14:55
Jannik Sinner arriva assieme al presidente della Federtennisepadel, Angelo Binaghi, e il trofeo dell'Australian Open.
14:34
Tutto pronto nella nuova sede della Federazione italiana tennis e padel per la conferenza stampa di Jannik Sinner. Le immagini da Roma sono dell'inviato di Tag24 Thomas Cardinali.