Un tentativo andato a vuoto o una mezza vittoria? I sostenitori di Donald Trump ed lo stesso ex presidente degli Stati Uniti se lo domandano dopo la decisione del giudice di Washington Tanya Chutkan: annullata la data del 4 marzo, il tycoon andrà alla sbarra a data da destinarsi.
Trump è accusato di aver avuto un ruolo di istigatore per l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Il tribunale oggi 2 febbraio ha deciso di rinviare il processo per capire se Trump possa avvalersi dell'immunità presidenziale.
La data del processo intentato a Donald Trump a Washington, riguardo il tentativo di sovversione elettorale dell'ex presidente, è stata rinviata a causa degli appelli presentati dallo stesso Trump. Questi vertono attorno alla presunta immunità presidenziale di cui il tycoon vorrebbe ancora godere.
Il giudice Chutkan ha deciso di aggiornare a data destinarsi il nuovo processo, avendo deciso di attendere il parere della corte d'appello sulla questione dell'immunità. Gli avvocati difensori di Trump avevano lamentato che durante una precedente pausa decisa a dicembre da Chutkan l'accusa avesse continuato a presentare altri documenti riguardanti il caso, cosa che Chutkan aveva vietato di fare.
Trump può essere parzialmente soddisfatto: non andrà a processo il 4 marzo, ma nemmeno può essere sicuro del fatto che andrà in tribunale dopo le elezioni presidenziali di questo novembre. Mentre diversi stati cercano di capire se Trump può candidarsi o meno, un ritardo era stato previsto anche dai partiti e dai funzionari del tribunale, soprattutto perché ogni giorno passava senza che arrivassero decisioni sull'immunità presidenziale.
Sul social Truth, Trump ha scritto: