Centrocampista abile e talentusoso, un faticatore carismatico. Piede educato e tanta personalità, Alessandro Scanziani ha ricoperto soprattutto il ruolo di mezzala e nel corso della sua carriera ha vestito varie maglie, ma l'esperienza più importante della sua vita è stata sicuramente quella fatta con la maglia della Sampdoria, anche se il vero salto di qualità lo ha fatto con l'Inter. Due anni in nerazzurro, ha vinto una Coppa Italia e segnato 8 reti. Per commentare Inter-Juventus, Scanziani è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La ventitreesima giornata di Serie A ha già riaperto i battenti, ma il piatto più gustoso arriverà domani sera, quando a San Siro andrà in scena il derby d'Italia. I tifosi bianconeri e quelli nerazzurri sono già in trepidante attesa, Inter e Juventus si giocheranno una bella fetta dello scudetto. Lo scontro tra Inzaghi e Allegri non sarà certo decisivo, alla fine del campionato manca ancora troppo tempo e i punti a disposizione sono tantissimi, ma vincere domani, per l'una e per l'altra, vorrebbe dire dare una bella spallata alla diretta concorrente. Per commentare Inter-Juventus, Scanziani, che nel corso della sua carriera ha vestito la maglia nerazzurra per due stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Inter e Juventus domani si troveranno una di fronte all'altra: chi sta meglio in questo momento e cosa ti aspetti?
"E' davvero difficile fare una previsione. Sono andato a leggere un po' di notizie online per guardare le probabili formazioni, e sono due squadre che stanno bene e che ci arrivano in forma. Adesso però è importante che riescano a dormire bene, a riposarsi. Quella di domani è una partita molto importante sia dal punto di vista fisico che mentale. Il derby d'Italia porta sempre con sé molte pressioni ed è fondamentale che ci si arrivi nel migliore dei modi".
Ma l'Inter parte con i favori del pronostico?
"Credo che l'Inter abbia una bellissima rosa e Inzaghi sa sfruttare ogni giocatore al meglio. La scorsa settimana non aveva a disposizione Calhanoglu e Barella, due calciatori determinanti per il centrocampo e di grandissima qualità, ma è riuscito comunque a vincere e questo è fondamentale. Pur con i sostituti i nerazzurri mantengono sempre una qualità molto elevata e questo è importante per tutta la stagione. E' fondamentale che domani mettano in campo personalità, perché in alcune partite è determinante dare oltre il 100% e quella con la Juve è una di queste. Finisce sempre che se vinci sei un fenomeno e se perdi iniziano le critiche. Non sarà per niente facile".
Dopo tanto tempo, quello di domani torna ad essere un derby di altissima classifica. Troppo presto per ritenerlo un match decisivo?
"Troppo presto, mancano ancora tante partite alla fine del campionato. Se guardiamo solo alla classifica, l'Inter potrebbe addirittura permettersi di perderlo, perché con il match da recuperare e un eventuale vittoria tornerebbe comunque in testa. Ma spesso e volentieri il problema non è la vittoria o la sconfitta, quanto la prestazione. I calciatori nerazzurri hanno sempre la voglia di giocare meglio di quelli bianconeri, e viceversa. È così da sempre, e lo era già quando c'ero io. Sono partite che si preparano nel corso di tutta la settimana e ci si deve allenare al massimo, presentandosi a una partita così bella in perfetta forma. A volte però si sbaglia anche dal punto di vista mentale".
Rispetto alla gara d'andata però è una Juventus più matura. Sei d'accordo?
"Questa Juve inizia a far paura. Allegri ha fatto crescere molto anche i calciatori più giovani, che oggi sono diventati importanti e i risultati stanno arrivando. Hanno un modo particolare di giocare, tutti nella propria metà campo e appena conquistano palla, partono in contropiede, cercando di sfruttare ogni occasione per mettere in difficoltà e far male all'avversario. Comunque mi stanno sorprendendo, all'inizio dell'anno nessuno avrebbe pensato che i bianconeri fossero più forti rispetto a tutte le altre, Inter a parte. Il mister li sta facendo rendere tutti al massimo e lotteranno fino alla fine per lo scudetto".
Sarà un'Inter trainata ancora una volta da Lautaro Martinez?
"Lautaro è un capitano vero, uno che si dà sempre da fare al 100%. È un buon esempio, da più di chiunque altro e sta dimostrando tutto il suo valore. Complimenti a lui e a chi lo ha preso. Spesso lo vedo addirittura che torna fino a centrocampo e che da una mano ai compagni più in difficoltà, questa è l'ennesima dimostrazione di personalità e voglia di far vedere quanto è bravo, non solo agli altri ma anche a se stesso".
C'è un singolo, dall'altra parte, a cui bisogna stare particolarmente attenti?
"Di base direi Vlahovic, ma è proprio il tipo di gioco della Juventus ad essere pericoloso. Il primo pensiero dei bianconeri è quello di non prendere gol, e spesso si mettono anche in undici negli ultimi 40 metri, pur di difendere la porta. Riuscire a segnare è davvero difficile, e l'Inter dovrà essere brava a sfruttare ogni palla inattiva. Non è certo una squadra che impone il proprio gioco, non è una squadra da possesso palla. Oggi vediamo da parte di tutti la stessa strategia, con il gioco che parte sempre dal portiere, ma per Allegri non è così. Loro sono tornati più o meno a un calcio vecchio stampo. Non prendono gol e alla prima occasione ripartono per farlo. Questa è la strategia che hanno adottato per provare a vincere il campionato".