Prosegue il fiume di indignazione, rabbia e dolore per la recente tragedia avvenuta a Catania. Una ragazza di 13 anni è stata violentata sessualmente da 7 sette ragazzi di origine egiziana il 30 gennaio 2024 all'interno della villa comunale della città.
La premier Giorgia Meloni, ha promesso durante la sua visita al polo 3Sun gigafactory del gruppo Enel, che lo "Stato è presente e garantirà che sarà fatta giustizia".
La comunità politica è vicina alla giovane e al fidanzato di 17 anni, placcato da due dei sette ragazzi.
La senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli, ha recentemente dichiarato di provare "orrore, ribrezzo e sdegno" per quanto accaduto in Sicilia.
La senatrice, pone il focus sul poco rispetto della figura femminile da parte di alcune minoranze di cultura islamica in Italia e chiede "regole migliori sull'immigrazione che non lascino maglie troppo larghe".
"I ragazzi, di cui 4 maggiorenni, erano tutti entrati in Italia quando ancora non avevano compiuto 18 anni" racconta Ronzulli e prosegue "Per questo, avevano ottenuto un permesso di soggiorno valido fino al raggiungimento della maggiore età. Ma come sempre accade, altrettanta solerzia burocratica non c’è stata quando alcuni di loro sono diventati maggiorenni e potevano essere valutati per un’eventuale espulsione.
La vice presidente al Senato, si auspica che i sette abusatori "paghino duramente" per lo stupro della vittima, e non con un "semplice obbligo di firma e un buffetto sulla guancia" come accaduto disgraziatamente tante volte in passato.
Tutti e sette ragazzi sono stati identificati, fermati e interrogati sulla vicenda. Uno di loro aveva invano tentato la fuga, ma è stato trovato dalle forze dell'ordine e adesso gli agenti potranno avere un quadro completo della situazione.
Si attendono le prossime evoluzioni del caso, il processo e le eventuali condanne che i giovani – se ritenuti colpevoli – dovranno scontare.