L'avventura di Marco Tardelli inizia a Pisa, club con cui si mette in mostra in Serie C dal 1972 al 1974, prima di compiere il primo viaggio importante della sua vita, quello che lo porta a Como. Una stagione da protagonista e la promozione dalla B alla A. Marco entra nel mirino dei grandi club, prima sfiora l'Inter e poi approda alla Juve. In bianconero scrive la pagina più importante della sua storia: dieci stagioni in cui vince tutto ciò che un calciatore può vincere, sia a livello nazionale che europeo. Una bandiera per la Vecchia Signora, un punto fermo anche per la Nazionale italiana, con cui diventa Campione del Mondo nel 1982. L'Inter però è nel suo destino, torna sulla sua strada nel 1985 e con un contratto faraonico lo convince a passare in nerazzurro. Per commentare il derby d'Italia, Inter-Juventus, Tardelli è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il giorno del derby d'Italia è arrivato: mancano poche ore al fischio d'inizio di Inter-Juventus. A San Siro è tutto pronto, i tifosi sono in fibrillazione perchè sanno bene quanto sarà importante il match di questa sera. Dopo tanto tempo quello tra bianconeri e nerazzurri è tornato uno scontro diretto d'alta classifica, fondamentale per la lotta scudetto. Allegri e Inzaghi l'hanno preparata al meglio e hanno cercato di allentare la pressione. Dopo l'1 a 1 dell'andata il rischio di vedere una partita bloccata anche stasera è alto. Nessuna delle due vuole farsi male, vista la posta in palio, ma allo stesso tempo un pareggio potrebbe non servire a nessuno. Per commentare Inter-Juventus, Tardelli, bandiera dei bianconeri e con un passato anche in nerazzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Quello di stasera torna ad essere un derby di altissima classifica, importante per la lotta scudetto. Le domando, chi ci arriva meglio e c'è una favorita?
"Penso che ci arrivi meglio l'Inter, anche se la Juventus sta facendo degli ottimi risultati. Non so cosa cambierà dopo questa sfida. Quel che è certo è che se i nerazzurri dovessero riuscire a vincere stasera e poi dovessero fare risultato pieno nel match di recupero contro l'Atalanta alla fine di febbraio, metterebbero un primo divario importante in questo campionato con i bianconeri. Questo sarebbe un bel problema per la Juventus".
Quindi è d'accordo con quel che ha detto Inzaghi, la gara di stasera non sarà decisiva ma è molto importante?
"Assolutamente sì, questa sera sarebbe importante per entrambe riuscire a vincere. La Juventus annullerebbe il vantaggio dell'Inter e per i nerazzurri, come ho già detto, sarebbe una prima fuga".
Rispetto alla partita d'andata però, è una Juventus diversa. Trova i bianconeri maturati?
"La Juventus è cresciuta tantissimo in questi mesi. Vedremo questa sera a chi dovrà rinunciare Allegri perchè so che probabilmente Chiesa potrebbe non essere titolare e lo stesso vale anche per Rabiot. Non c'è ancora la certezza che giochino entrambi ed è chiaro che si tratterebbe di assenze importanti. I risultati parlano chiaro, è per questo che sono lì, accanto all'Inter".
E' così in ogni gara, ma oggi più che mai sarà un match che si giocherà a centrocampo?
"A centrocampo l'Inter ha qualcosa in più, ma non sarà facile neanche per difesa e attacco. La Juventus, per il modo che ha di giocare, può mettere in difficoltà chiunque. E' impossibile dare un giudizio adesso ed è impossibile fare qualunque tipo di previsione, per quel che mi riguarda non c'è una favorita. Potrebbe essere anche una serata da 0 a 0".
Si aspetta una gara bloccata, un pò come in parte è stata quella d'andata?
"Dipenderà tutto da come scenderanno in campo le due squadre. Se sono entrambe impaurite e non vogliono rischiare, facilmente potrebbe venir fuori una gara da 0 a 0. Io credo però che sarebbe un risultato che non serve a nessuno".
Il merito principale della Juventus è quello di non far giocare l'avversario? La imposterà così?
"No non credo. La Juventus non giocherà bene come ha sempre fatto, ma ultimamente è migliorata anche da questo punto di vista e sono certo che Allegri non punti soltanto a non far giocare l'avversario. Cercherà di fare il meglio che può, con le forze che ha a disposizione".
Dall'altra parte il pericolo principale è sempre Lautaro Martinez?
"L'Inter sarà sicuramente trainata da Lautaro Martinez, ma anche da un centrocampo che è davvero molto forte".