E' venuto a mancare nella serata di oggi 4 febbraio Giacomo Losi, capitano e bandiera del secondo dopoguerra con la maglia della Roma, morto all'età di 88 anni.
A dare l'annuncio il nipote e l'ex direttore della Rai, Massimo Liofredi.
Un'altra notizia fa piangere il mondo del calcio. Dopo la morte di Kurt Hamrin, ex calciatore anche della Fiorentina, oggi la famiglia di Giacomo Losi ha reso noto che l'ex capitano della Roma, recordman di presenze con la maglia giallorossa (386), si è spento all'età di 88 anni.
Non sono ancora note le cause della morte: Losi lascia la moglie Luciana Renzi, il figlio Roberto ed i nipoti nella città dove è nato, Soncino (provincia di Cremona). Nato lì nel 1935 e cresciuto in una famiglia antifascista, alla fine del Secondo conflitto mondiale aiutava i partigiani trasportando munizioni e viveri.
La sua prima squadra giovanile fu la Soncinese, dove arrivò a seguito di un provino non riuscito con l'Inter. Nel 1952 si trasferisce alla Cremonese e nel 1954 alla Roma. Esordisce in Serie A nel 1955 ed inizia una lunga carriera con la maglia giallorossa, che terminerà solo nel 1969.
Soprannominato "Er core de Roma", Losi si è speso per i colori giallorossi senza sosta: i tifosi ne apprezzavano la leadership in campo, la velocità ma soprattutto la grinta nel recuperare palloni. Passato attraverso innumerevoli gestioni societarie, spesosi in prima persona per salvare la società dal dissesto finanziario, Losi lasciò la Roma nel 1969 a causa di contrasti con la società.
Terminò la carriera nel Tevere Roma, in Serie D ed iniziò una carriera da allenatore in piazze come Castellammare di Stabia, Latina, Bari, Piacenza ed Alessandria. Non ebbe il privilegio di allenare la Roma come oggi De Rossi, col quale condivide assieme a Totti il maggior numero di presenze con la maglia giallorossa.
Il 20 settembre 2012 è stato tra i primi 11 giocatori ad essere inserito nella Hall of Fame ufficiale romanista. Losi vanta anche 11 presenze con la maglia dell'Italia.