La notizia del cancro diagnosticato a re Carlo, diffusa da Buckingham Palace, solleva dubbi sulle sue condizioni di salute e sulla capacità di mantenere il suo ruolo. In caso di abdicazione, il trono passerebbe a William, primo nella linea di successione. L'ultimo caso di abdicazione nella monarchia britannica risale al 1936 con Edoardo VIII, che lasciò il trono per sposare Wallis Simpson, una divorziata, rompendo un tabù secolare. Se Carlo dovesse abdicare per salute, William diventerebbe re, modificando la linea di successione con George, Charlotte, Louis, Harry, Archie, Lilibet e Andrea come successivi eredi.
Tuttavia, l'abdicazione non è l'unico scenario possibile: in caso di incapacità del monarca, il Regency Act potrebbe attivare un regime di reggenza con William e Camilla, insieme ad Harry, Andrea e Beatrice come Counsellors of State. Questo meccanismo è stato aggiornato da Carlo nel 2022 per includere anche Anna e Edoardo, riflettendo le dinamiche familiari attuali.
La recente abdicazione di re Juan Carlos in Spagna ha messo in luce le pratiche di successione nelle monarchie europee, riecheggiando i casi storici di Edoardo VIII e Vittorio Emanuele III in Italia.
L'abdicazione, un tempo vista come un evento raro e straordinario nelle monarchie, è diventata un infatti un fenomeno più frequente negli ultimi decenni. Andiamo a vedere chi sono i sovrani che hanno scelto di passare il testimone alle generazioni successive, evidenziando le motivazioni personali e politiche dietro queste decisioni.
Beatrix dei Paesi Bassi ha annunciato la sua abdicazione nel 2013 dopo trentatré anni di regno, lasciando il trono al figlio Willem-Alexander. La sua decisione è stata comunicata con un discorso televisivo, sottolineando la continuità e il rinnovamento come principi fondamentali della monarchia olandese.
Jean di Lussemburgo ha abdicato nel 2000 a favore del figlio Henri, dopo trentasei anni di regno. La sua rinuncia ha segnato la continuazione della tradizione dinastica dei Nassau-Borbone, consolidando il legame tra la famiglia granducale e il popolo lussemburghese.
L'abdicazione più famosa del XX secolo è quella di Edoardo VIII del Regno Unito, che nel 1936 rinunciò al trono per sposare Wallis Simpson. Questo atto senza precedenti ha avuto profonde implicazioni per la monarchia britannica, portando all'ascesa di suo fratello George VI e, in seguito, della Regina Elisabetta II.
Leopold III del Belgio abdicò nel 1951 a seguito delle polemiche legate alle sue azioni durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua rinuncia ha aperto la strada al figlio Baudouin, in un momento in cui la monarchia belga cercava di ricostruire il suo legame con il popolo.
Michele I di Romania, costretto all'abdicazione dai comunisti nel 1947, ha vissuto un lungo esilio prima di tornare in patria dopo la caduta del regime di Ceaușescu. La sua figura ha rappresentato un simbolo di continuità per la Romania post-comunista, nonostante le sfide del ritorno.
Vittorio Emanuele III d'Italia abdicò nel 1946, segnando la fine della monarchia italiana. La sua collaborazione con il fascismo e le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale hanno portato alla nascita della Repubblica Italiana, attraverso un referendum popolare.
Juan Carlos di Spagna ha abdicato nel 2014 dopo quasi quaranta anni di regno, caratterizzati da scandali e momenti di tensione politica. La sua decisione di passare il trono al figlio Felipe VI ha aperto una nuova era per la monarchia spagnola, segnata da un impegno verso la modernizzazione e la trasparenza.