Ha tanti significati Milan-Napoli, non tanto dal punto dal punto di vista storico, quanto a quello che potrebbe offrire in caso di vittoria da una delle due parti, con Simone Braglia che non ha dubbi: "Se il Milan gioca come sa, metterà in difficoltà e non poco il Napoli".
E' sicuro di questo l'ex portiere rossonero, che sottolinea anche come il big match contro i partenopei sia una prova per portare avanti il concetto di continuità di prestazione. "Ma Leao deve segnare di più", sottolinea Braglia, che in esclusiva a Tag24 ha parlato anche del futuro di Stefano Pioli.
Avanti nel segno delle conferme. Per Simone Braglia il Milan deve dare continuità dopo gli ultimi risultati, tenendo a distanza le concorrenti. Anche se secondo l'ex portiere rossonero il discorso terzo posto sembra essere già chiuso.
D: Che partita sarà per il Milan?
R: Un match che deve esprimere il discorso di continuità e miglioramento che la squadra rossonera ha avuto nelle ultime prestazioni. Una partita che permetta di migliorare la squadra nel segno del rendimento dei singoli giocatori. Qualcuno ha fatto quello che potenzialmente può fare, mentre qualcun altro no.
D: Continuità che lancerebbe un segnale forte per la Champions, o il discorso terzo posto è già chiuso?
R: Secondo me i primi tre posti sono già stabiliti. Non penso la Juventus possa avere un tracollo improvviso così da poter aumentare le speranze di aggancio del Milan, anche se ovviamente può succedere di tutto. Però credo che la Juve non mollerà fino alla fine, anche perché secondo me i bianconeri hanno ancora speranze per vincere lo scudetto.
Su una cosa si espone però Simone Braglia: secondo lui infatti il Milan è favorito contro il Napoli.
D: Il Milan si presenta meglio del Napoli al big match?
R: Sì. Credo che il Milan possa fare una partita importante. Per di più giocando tra le mura amiche, il che porta i rossoneri ad avere maggiori responsabilità. Se esprime il gioco che ha mostrato ultimamente, metterà in difficoltà il Napoli.
D: Quale potrebbe essere il pericolo a cui potrebbe andare incontro il Milan?
R: A sé stesso. Se vediamo quella che è la situazione del momento da entrambe le parti, il risultato pende a favore del Milan. Detto questo, anche il Napoli è una squadra di tutto rispetto, però le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti. Le potenzialità dei partenopei sono superiori rispetto a quello che ha dimostrato fino ad ora, ma ci sono state troppe vicissitudini interne che hanno portato gli azzurri a non esprimersi come la stagione passata.
Milan-Napoli potrebbe avere tra i possibili protagonisti Rafael Leao, che Braglia vorrebbe veder segnare con più continuità.
D: La squadra di Pioli è Leao-dipendente?
R: Le potenzialità di Leao penso siano sotto gli occhi di tutti. Sicuramente il Milan ultimamente ha un Leao diverso rispetto a quello dell’anno scorso, che più che far gol, fa segnare. Questa evoluzione potrebbe essere una cosa da prendere in considerazione, ma da lui mi aspetterei più marcature. A mio modo di vedere la rosa del Milan vale come quanto quella dell’Inter per valori singoli. Poi se il discorso si ampia al collettivo è chiaro che non è la stessa cosa. I nerazzurri si aiutano a vicenda, c’è un’identità precisa, e va ringraziato Inzaghi per questo. Nel Milan c’è il discorso infortuni, ma anche l’assenza di una figura rappresentativa. Prima c’era un carismatico come Paolo Maldini, sostituito da Ibra, però secondo il mio punto di vista il Milan è sempre mancate da un punto di vista di vicinanza e rappresentanza per la squadra da parte della società.
D: Con una figura di raccordo si sarebbe potuto vedere un Milan più in alto?
R: Alla pari dell’Inter probabilmente no, ma almeno capace di lottare contro la Juventus per il secondo posto.
Simone Braglia si è soffermato anche sul futuro di Stefano Pioli. Per l'ex portiere rossonero il suo addio a fine stagione è tutt'altro che certo.
D: Nonostante la ripresa, Pioli rimane al centro delle polemiche, con le strade che sembra si debbano separare a fine stagione. Che ne pensi?
R: Dico che Pioli forse ha fatto il suo tempo, ma è ingiusto attaccare un allenatore che i risultati gli ha portati. È una situazione dove esce fuori quello a cui mi riferivo prima, la mancanza di un elemento rappresentativo capace di gestire la situazione e che rappresenta il senso di rispetto. La società qui è stata largamente assente.
D: Se arrivasse Conte sarebbe un bel upgrade però.
R: Di nomi se ne possono fare tanti, io dico che fino alla fine del campionato ci sono tante partite. Il Milan non può puntare lo scudetto, ma l’Europa League è alla portata ed entrare in Champions lascerebbe aperto il discorso di valutazioni relativo a Pioli. Se dovesse vincere l’Europa League e arrivare terzo non so se bisognerà cambiare o meno.