Chi aveva sottovalutato i primi cinquanta trattori giunti a Roma nella serata di lunedì scorso si è dovuto ricredere. Infatti, su una collina tra via Nomentana e il Grande Raccordo Anulare, il presidio di Riscatto Agricolo si è arricchito di centinaia di mezzi, che ieri notte si sono riversati in corteo sul Raccordo. Il tutto, non prima di aver ricevuto la visita a sorpresa del Ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida.
Sono le ore 21 quando gli oltre duecento trattori autorizzati dalle Forze dell'ordine si preparano a lasciare il presidio e a percorrere in corteo la carreggiata interna del Raccordo. I motori però ancora non si accendono. Si attende qualcosa, o qualcuno.
A quel punto la delegazione che aveva appena incontrato il Ministro dell'agricoltura nel suo dicastero fa ritorno. Alle loro spalle, tra la polvere e la sorpresa generale si fa largo un gruppo di persone, al centro del quale si riconosce la figura di Francesco Lollobrigida.
Marcato a uomo da giornalisti e fotografi, lui si fa spazio tra i trattori parcheggiati e risale fino ai campi base delle delegazioni di agricoltori arrivati da tutta Italia. Tra una stretta di mano e l'altra, il Ministro assaggia le diverse specialità a chilometro zero che gli vengono proposte. A chi gli chiede scherzando se fossero meglio della farina di grillo risponde: "Io non ho dubbi!"
Poi l'accoglienza presso i tavoli della rappresentativa abruzzese, dove viene viziato tra un arrosticino e un bicchiere di vino rosso. Qui gli si avvicina un diciottenne, che gli racconta di aver affrontato un viaggio di 14 ore per portare il suo trattore al presidio romano, e lui lo invita a sedersi a tavola insieme.
Ma già non c'è più tempo, Lollobrigida viene invocato a parlare da un palco a tutti i presenti. Quando annuncia: "il Ministero è casa vostra", però, iniziano a piovere i primi fischi che si trasformano in contestazione da parte di una buona fetta di presenti. È finita la magia, l'ovazione iniziale ora rischia di tornare indietro come un boomerang. Non è il caso di rischiare, e allora la folta scorta lo accompagna alle spalle dei trattori parcheggiati, per defilarsi in sicurezza tra le ombre degli imponenti mezzi agricoli.
Rasserenati parzialmente gli animi dopo le discussioni legate all'apparizione del Ministro, è il momento di rimettersi il sella.
Stavolta, sì, il corteo si apre alle spalle delle Forze dell'Ordine e raggiunge il Grande Raccordo Anulare.
Come promesso, una sola corsia occupata e una velocità media di 30 km/h. Il colpo d'occhio rimane impressionante e senza precedenti. Tra i clacson di approvazione di chi percorre la carreggiata opposta, oltre duecento trattori compiono un giro completo intorno alla Capitale, pronti a continuare a presidiare quella stessa collina dove ormai quasi una settimana fa erano arrivati in meno di cinquanta.