Il sentiero dei nidi di ragno è il primo romanzo di Italo Calvino, una testimonianza di guerra raccontata attraverso gli occhi di un bambino. La pubblicazione, avvenuta nel 1947, nella collana I coralli dalla casa editrice Einaudi è un romanzo storico, siamo nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, in un periodo in cui tedeschi e partigiani si trovavano in grande conflitto. La storia è ambientata nei pressi della Liguria, in particolare nelle colline di Sanremo, teatro di perenni scontri sanguinosi. Otre ad essere un romanzo di guerra, è anche un romanzo di avventura.
Calvino racconta i fatti della guerra visti con gli occhi di un bambino di nome Pin. Il protagonista, di circa 10 anni, va incontro ad una serie di sfortunati eventi. Pin è bambino abbastanza particolare, vive con l’esigenza di scoprire sempre più cose nuove con la sorella maggiore che, come lavoro, fa la prostituta.
Calvino si identifica con Pin: il libro, la storia, diventa la biografia dell’autore stesso che, dopo aver lasciato gli studi, entrò far parte della Resistenza. Pin durante la guerra si sente sicuro solo in un posto. In un sentiero. Un sentiero dove i ragni fanno i nidi. In questo sentiero lui cerca riparo, e allo stesso tempo sollievo.
In questo romanzo vengono sottolineate le difficolta dei partigiani durante la guerra, ma soprattutto il mondo dei giovani, che per la maggior parte delle volte non viene compreso dagli adulti. È un romanzo che può far riflettere sia i ragazzi che gli adulti, perché ci si può immedesimare pienamente nella narrazione, a prescindere dall’età. E' un libro molto scorrevole, caratterizzato da un linguaggio semplice, e veloce, che trattare un tema molto difficile e profondo.