Il doping era diffuso soprattutto nell’Antica Grecia, nell’America Latina e in Europa, veniva usata la caffeina, la cocaina, la stricnina, funghi, piante e altre sostanze stimolanti, per aumentare la resistenza corporea, soprattutto in occasione di lunghe marce o per competizioni sportive.
Con il termine doping si intende l’uso di sostanze, o medicine, con lo scopo di aumentare la resistenza del proprio corpo ad eventuali sforzi, anche di lunga durata. La parola doping deriva dal dialetto della tribù africana dei kafir, poiché dop era un liquore molto stimolante che usavano durante i riti religiosi; allo stesso modo to dope in inglese significa drogare o anche ingannare.
Antidolorifici, antinfiammatori, narcotici, vengono usati per sentire meno un determinato dolore durante la gara. Testosteroni e anabolizzanti, invece, aumentano la massa muscolare dell'atleta, poi ci sono sostanze meno comuni ma che possono essere intese come dopanti, ad esempio, i diuretici, gli ormoni, eritropoietina, i beta-bloccanti, la cannabis e il cortisone.
Il doping in Italia è un reato penale, per quanto citato nell’art. 1 della Legge del 14 Dicembre 2000, n. 376, esso viene punito fino a tre anni di reclusione. Il controllo vero e proprio sull’assunzione di sostanze dopanti spetta al Comitato Internazionale Olimpico. Oggi, l’utilizzo delle sostanze sopra elencate non riguarda più saltato gli atleti, ma tutti noi, dai più grandi ai più piccoli. Secondo alcune ricerche l’utilizzo di cannabis, o di sostanze stupefacenti si ha già a sedici anni. Si inizia con l’uso di cannabis in compagnia per poi finire con l’abuso di sostanze più pesanti come ad esempio: eroina, crack, cocaina, ecstasy e tante altre sostanze dannose al proprio fisico e soprattutto al cervello.
Le cause dell’utilizzo di queste sostanze possono essere diverse: dal piacere personale, come ad esempio noia, o curiosità di scoprire gli effetti, oppure cause di tipo famigliare, che vengono tramandate o utilizzate per eventuali carenze affettive. La disintossicazione è l’unica via d’uscita da questa giostra continua, solo grazie all’aiuto di esperti e con l’affetto delle persone più care, si può vincere questa battaglia. Soltanto così si può capire davvero quali danni queste sostanze possono portare al corpo e alle persone vicine a noi.