Anche Michele Santoro scende in campo e si candida alle Europee con una lista pacifista e ambientalista. Si chiama Terra, pace e dignità e ha l'ambizione di rappresentare un’alternativa nuova sulla scena elettorale italiana.
Un’alternativa al centrodestra di Meloni e Salvini, ma anche un'alternativa ad un centrosinistra che non riesce ad incidere sul dibattito politico.
Una possibilità nuova per chi non si sente rappresentato dai protagonisti attuali della politica italiana. L'obiettivo ambizioso è di riportare alle urne chi non vota da anni. Un progetto nuovo, ma non in contrapposizione, un progetto che vuole aggiungere e non sottrarre.
Il perché di questo terremoto politico è stato spiegato dallo stesso Santoro nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo soggetto politico presso la sede della Federazione nazionale della stampa italiana a Roma, insieme a Benedetta Sabene e Raniero La Valle.
Raggiungere l'obiettivo del 3% o del 4% rappresenterebbe
ha spiegato Santoro che poi, nel corso della conferenza stampa, ha illustrato gli obiettivi del nuovo movimento politico, ovvero riportare la questione della pace al centro del dibattito europeo e la transizione ecologica in cima alla stessa agenda.
Il nuovo movimento si pone alla sinistra del Pd, ed è lì che cercherà eventuali alleanze. Il noto giornalista ha chiarito che non stanno cercando di costruire un partito di sinistra ma un partito alternativo.
Altro tema fondamentale che il progetto di Terra, pace e dignità intende riportare al centro del dibattito politico è quello della transazione ecologica con l’obiettivo di chiedere alla Bce 2,500 miliardi di Euro
per far diventare anche i nostri agricoltori custodi del verde e dei terreni agricoli.
Rispondendo ad una delle domande dei giornalisti a margine della conferenza stampa, Michele Santoro è intervenuto sul caso di Ilaria Salis, la 39enne maestra italiana detenuta da un anno in Ungheria e al centro di una battaglia sul rispetto dei diritti umani dopo che, nelle scorse settimane, è stata portata in udienza per il processo a suo carico, con mani e piedi legati da catene.
ha detto Santoro che poi ha aggiunto: