Il nodo del terzo mandato dei governatori continua a far litigare gli alleati di Governo. Nelle ultime ore la vicenda - dopo la presentazione della Lega di un emendamento al Dl Elezioni non concordato con FdI e FI – ha aperto uno squarcio profondo nei rapporti di fiducia interni alla maggioranza. La Lega, invece, non intende indietreggiare e agita lo spauracchio alleanza con il PD.
Il blitz tentato dal Carroccio con il suo emendamento ha irritato gli alleati che hanno immediatamente frenato le ambizioni di Salvini. Non sembrano, infatti, al momento intenzionati a votare il provvedimento in commissione Affari costituzionali del Senato, almeno stando a quanto dichiarato dal ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
Ciriani, ascoltato da Sky ha infatti chiarito che per il terzo mandato per i presidenti delle Regioni se ne può discutere ma non in una commissione
Non è d’accordo la Lega che va per la sua strada consapevole anche che la partita per il terzo mandato si gioca su più tavoli e che nel mazzo è presente anche il jolly della riforma del premierato, fortemente voluta da Fratelli d’Italia e Forza Italia. Ma soprattutto, la Lega è consapevole che tra i giocatori potrebbe intervenire l’alleato che non ti aspetti, ovvero il PD, a cui il Carroccio starebbe guardando per un possibile accordo come dichiarato ai microfoni dell’inviato di Tag24 Michele Lilla.
Ha spiegato Riccardo Molinari, presidente della Lega alla Camera dei Deputati. Molinari ha ribadito che la Lega non intende rinunciare alla battaglia e soprattutto al Veneto.
Il deputato leghista, infine, ha ribadito che