Anche Roma sono in corso delle mobilitazioni in favore della Palestina. Proprio oggi 17 febbraio 2024 nella Capitale è stato organizzato un presidio a sostegno del popolo palestinese. Diverse persone si sono recate davanti la sede della Rai in Viale Mazzini.
Attualmente, come riportato dall'inviato di TAG24 Thomas Cardinali, sarebbero un migliaio i manifestanti. Gli stessi hanno esposto uno striscione con lo slogan "Non in nostro nome", con accanto una bandiera palestinese ma anche il simbolo della Rai. Diversi anche i cartelloni esposti dalle persone che hanno aderito all'iniziativa, su cui vigila circa una cinquantina di agenti. Soltanto qualche giorno fa, un'iniziativa simile a sostegno della Palestina è stata organizzata anche a Napoli.
Un portavoce ha spiegato così le ragioni della protesta, prendendo anche le difese del cantante Ghali e accusando la Rai:
Siamo qui per protestare contro un massacro di 30 mila morti. La comunità internazionale deve fermare questo massacro. Se anche l’informazione pubblica diventa serva di Israele, la sua giusta richiesta di sicurezza va accompagnata dalla giusta richiesta di uno Stato palestinese. Ghali ha solo rappresentato un grosso sentimento popolare e la Rai che è rappresentante del servizio pubblico lo deve preservare.
A prendere la parola è stata anche la nota attivista Giovanna Cavallo, che ha attaccato l'amministratore delegato RAI Roberto Sergio, insultato pubblicamente anche da qualche manifestante:
"Una vergogna che l’ad della Rai abbia chiesto scusa a nome degli italiani. In Palestina c’è un genocidio e non potete rappresentare la tv di stato. Non potete parlare a nostro nome, ma in nome dei vostri sporchi interessi con Israele".
Intanto la questura di Roma ha autorizzato il corteo, che è già entrato in Piazza Mazzini sempre sulle note di Ghali e si dirige verso Piazzale Clodio. Presenti anche alcuni osservatori di Amnesty International mentre un manifestante che ha inneggiato a Mussolini è stato identificato e portato via dalle forze dell'ordine.
I manifestanti entrando in Via Teulada hanno messo ancora una volta nel mirino l'ad Rai Sergio, chiedendone le dimissioni. Inoltre, alcune persone hanno iniziato ad inneggiare cori e recitare frasi del tipo "Chi non salta è un sionista". Proprio davanti alla sede dell'azienda della RAI nel frattempo si è schierata la polizia, che sta vigilando attentamente sul corteo in corso.