20 Feb, 2024 - 17:03

Crisi Juventus, Oppini: "Vedremo come ne usciranno, ma la stagione è positiva. Mister? Il sogno è Conte e lui aspetta i bianconeri"

Crisi Juventus, Oppini: "Vedremo come ne usciranno, ma la stagione è positiva. Mister? Il sogno è Conte e lui aspetta i bianconeri"

Figlio d'arte, volto noto della televisione italiana e da sempre grandissimo appassionato di pallone. Francesco Oppini non ha mai nascosto il suo grande amore per i colori bianconeri della Juventus e oggi ha trasformato il tifo in lavoro. Opinionista e commentatore sportivo, ha raggiunto il successo partecipando alla quinta edizione del Grande Fratello Vip, condotto da Alfonso Signorini. Per commentare il momento della squadra di Massimiliano Allegri e la crisi che ha coinvolto la Juventus, Oppini è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Crisi Juventus, Oppini a Tag24

Continua il momento no della Juventus. Una crisi seria quella che ha coinvolto i bianconeri, che hanno conquistato appena due punti nelle ultime quattro gare. "C'è stato il contraccolpo della partita con l'Inter" - ha spiegato Allegri nel post partita col Verona, che poi ha aggiunto: "non possiamo pensare e credere di aver già conquistato la Champions". E bene sì, perchè ora la Juventus si deve guardare le spalle, con il Milan a due punti e l'Atalanta in grande spolvero. A preoccupare il popolo bianconero però non sono solo i risultati, ma soprattutto le prestazioni. Contro la squadra di Baroni, che avrebbe meritato di più, Vlahovic e compagni chiudono 2 a 2 ma sembrano spenti e senza idee dopo una prova drammatica. Per commentare la crisi della Juventus, Oppini, volto noto della tv e tifoso juventino, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Ennesimo passo falso contro una squadra, sulla carta, molto più debole dei bianconeri. Come ti spieghi questo momento di crisi?

"Lo vivo esattamente con la serenità e la comprensione di ciò che è la Juventus in generale. Questa squadra non è un cavallo da corsa e io non mi creo false speranze. Non l'ho fatto neanche quando questa squadra ha superato i nerazzurri, nel momento in cui loro erano impegnati con la Supercoppa. E anche prima dello scontro diretto contro la suqadra di Inzaghi. Ho sempre detto che avremmo dovuto vedere come saremmo arrivati a marzo perchè avevo previsto delle difficoltà. Allegri è sempre stato cauto ed è rimasto con i piedi per terra, abbassando l'entusiasmo e spiegando costantemente che l'obiettivo stagionale è il ritorno in Champions".

Quali sono i limiti principali della Juventus?

"Questa squadra non ha mai vinto, essendo stata costruita da poco e ora vedremo come ripartirà dalla difficoltà. Perdere con l'Inter ci sta, ma quel che non ci sta è perdere con le altre come Udinese e Verona. L'equilibrio mentale del gruppo è stato turbato dal match con l'Empoli e riprendersi non è facile. E' stata una sconfitta brutta e inaspettata e questo ha fatto saltare fuori altri problemi, tipo quello degli attaccanti. Al Bentegodi Chiesa ha sbagliato due gol non da lui, Vlahovic ha fatto tanti passi indietro, ricadendo in un periodo buio dopo i 7 gol in 6 partite e Milik non è stato all'altezza del suo nome. E' un momento che mi aspettavo, ma resta il fatto che considero molto positiva la stagione della Juventus, perchè è seconda e con questa Inter è oggettivamente difficile combattere. Possono cadere solo loro, ma noi le dovremmo vincere tutte".

Allegri ha parlato del contraccolpo subìto dopo la sconfitta con l'Inter. Pensi sia questa la spiegazione?

"Penso che gli strascichi principali li abbia lasciati la partita con l'Empoli, piuttosto che quella con l'Inter. La squadra è rimasta scioccata e subito dopo si è andata a giocare lo scontor diretto con i nerazzurri. ha perso 6 punti in due partite, a dispetto di una squadra che è sempre andata fortissimo. Se un gruppo non è ancora calcificato e non ha l'attitudine a supportare nè momenti così complicati, nè quelli in cui si vince. Forse Allegri a volte sbaglia a ripetere come un mantra che l'obiettivo è la Champions League perchè a volte il gruppo si sente esautorato e pensa di avere degli alibi. Diventa un gioco di equilibri delicati".

Il futuro del mister è già segnato?

"Il malcontento dei tifosi della Juventus lo lascio sempre da parte perchè sono quelli che anche dopo l'ottavo scudetto chiedevano solo di vincere la Champions e non pensavano più al titolo nazionale. Io invece ero ben contento di godermi quella gioia ogni anno. Cerchiamo di finire una stagione per poi capire cosa potrà essere per il futuro. Anche Pioli viene messo sotto torchio, il calcio è questo. Sono però convinto che Allegri non rimarrà con un solo anno di contratto. Si incontreranno, secondo me, a fine stagione o leggermente prima per capire se è il caso di continuare con il progetto giovani, o se è il caso di resettare tutto e andare su un profilo alla Thiago Motta, che a Giuntoli piace tantissimo. E poi c'è il sogno dell'ambiente e dei tifosi, che si chiama Antonio Conte".

Sarebbe un ritorno gradito per te?

"Conte è lì che, ancora una volta, aspetta che la Juventus gli riapra le braccia e lo riaccolga alla Continassa. Lo so di per certo da un anno. Accetterebbe anche un ingaggio inferiore rispetto a quello che era abituato a percepire ultimamente. Di sicuro la Juventus gli potrebbe proporre un contratto stile Allegri, non i 12 che prendeva in Inghilterra, ma lui sta aspettando".

La Coppa Italia è l'unico modo per salvare la stagione?

"Assolutamente si, perchè fa parte di quei trofei necessari per ripartire e per ridare al gruppo l'abitudine a vincere, per poi ricostruire. La Lazio è una squadra rispettabilissima, ma che si può tranquillamente battere. A quel punto avresti la finale da giocare. Il secondo posto in campionato però ti permetterebbe di fare la Supercoppa il prossimo anno, quindi qualcosa cambia eccome! Lo scorso anno la Juventus sul campo sarebbe arrivata terza, se quest'anno arrivasse seconda sarebbe l'ennesima prova di crescita. Magari il prossimo anno, con un mercato adeguato e un allenatore diverso per un gruppo giovane, si potrebbe puntare ancora più in alto. Nonostante questo a me Allegri piace, e credo molto nel suo lavoro".

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Elisa Di Iorio
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