Anche Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha partecipato alla manifestazione organizzata a Roma dopo la morte di Alexei Navalny. Il leader dell'organizzazione sindacale ha ribadito l'impegno nella lotta contro i regimi autoritari.
Landini, come testimonia il video realizzato dalla redazione di TAG24, ha affermato che le organizzazioni sindacali fin dalle proprie origini lottano per la difesa dei diritti:
Difendere il diritto di parola e di pensiero, combattere i regimi autoritari è la ragione per cui siamo nati. Le organizzazioni sindacali sono quelle che patiscono di più le logiche dittatoriali. Quello che sta accadendo in Russia, dove il dissenso viene negato, è sotto gli occhi di tutti. Inoltre chiediamo il cessate il fuoco in Ucraina e a Gaza. È necessario bloccare la guerra e questa logica al riarmo".
Landini ha poi proseguito, soffermandosi anche sulla richiesta dei manifestanti indirizzata alla Lega. I cittadini infatti hanno chiesto che il Partito sospenda l'accordo con Russia Unita, che sostiene il Presidente russo Putin
Ognuno si deve assumere la responsabilità di quello che fa e che dice. Io sono qui non perché ci sono altri ma perché penso che sia giusto esserci quando si difende la democrazia. Ognuno risponde per quello che ha detto e fatto.
Anche Pierpaolo Bombardieri, segretario della UIL, ha commentato l'adesione all'iniziativa dopo la morte di Navalny:
"La presenza per noi qui è importante. Da sempre abbiamo lavorato con i colleghi dei sindacati dei Paesi dell'Est. C'è una dimostrazione di vicinanza di fronte ad un ulteriore richiesta di libertà e democrazia a chi viene perseguitato e messo in prigione. Penso che questa piazza debba unire, non dividere".