Sale a 5 il bilancio delle vittime del crollo del cantiere Esselunga a Firenze, avvenuto il 16 febbraio di quest'anno a via Mariti, nel quartiere Novoli. Una tragedia che ha provocato morti e feriti a causa di un errato fissaggio di una trave, venuta giù all'improvviso.
Si tratta di Rachimi Bouzreki, 56enne di origine marocchina e di professione operaio residente a Brescia. È da quattro giorni che i vigili del fuoco sono impegnati nel lavoro di ricerca di tutte le persone coinvolte nell'incidente.
Nei giorni scorsi sono stati rivenuti i corpi senza vita di altri quattro manovali, tra cui identificato un lavorante di 60 anni, mentre i feriti sono tre e tutti originari della Romania.
I membri della Procura di Firenze hanno aperto un fascicolo per crollo colposo e omicidio colposo come conseguenza alla tragedia. La società Esselunga nel rispetto dei defunti ha chiuso i supermercati della zona per tutta la giornata del 17 febbraio.
Al momento non risultano esserci soggetti indagati, il cantiere è attualmente sotto sequestro e la presidente dell'azienda Marina Caprotti ha dichiarato che il cantiere era stato affidato in appalto ad una società terza.
"È stato individuato il corpo dell’ultimo operaio disperso. I morti sono 5. Un dolore indescrivibile. Una tragedia immane" commenta Dario Nardella, primo cittadino di Firenze sul suo profilo X/Twitter appresa la notizia del ritrovamento del corpo del 56enne: "Grazie ai vigili del fuoco - prosegue - che hanno lavorato senza sosta per giorni in complesse operazioni di recupero".
Il sindaco il 17 febbraio ha proclamato il lutto cittadino e alle 15 del pomeriggio era presente per la commemorazione in piazza della Signoria, insieme ai presenti per ricordare le vittime dell'incidente.