Il mondo della scherma piange la scomparsa di Irene Camber, un'icona dello sport italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia delle discipline sportive. Irene Camber è deceduta all'età di 98 anni, ma la sua eredità vive attraverso una carriera straordinaria, fatta di successi, valori e insegnamenti che hanno ispirato intere generazioni.
Nata a Trieste, Irene ha conquistato il cuore degli italiani diventando la prima donna azzurra a vincere una medaglia d'oro alle Olimpiadi. Il trionfo è avvenuto a Helsinki nel 1952, un momento epocale che ha segnato l'inizio di una carriera leggendaria. La sua abilità nella scherma l'ha resa campionessa mondiale a Bruxelles nel 1953 e ha contribuito alla vittoria del titolo iridato a squadre nel 1957 a Parigi. Il suo impegno ha raggiunto l'apice con la conquista della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Roma nel 1960 con il team italiano delle fiorettiste.
La sua figura va oltre il palcoscenico delle competizioni. Irene Camber è stata una leggenda caratterizzata da sobrietà, stile ed eleganza. Le sue parole, pronunciate in un'intervista realizzata da Giorgio Caruso ai canali ufficiali della federazione italiana scherma nel 2013, risuonano come lezioni di vita. Ha confessato di amare la scherma non solo per i trionfi strepitosi che le hanno conferito fama, ma perché questo sport le ha permesso di esplorare il mondo in un'epoca in cui i viaggi erano rari. La sua umiltà emerge quando ricorda il successo al Mondiale, sottolineando la sofferenza e la dedizione che hanno caratterizzato la sua vittoria.
Irene Camber, oltre ad essere una straordinaria atleta, si è distinta per essere anche una donna di principi. Trasmettendo l'insegnamento di suo padre, ha sottolineato l'importanza di vincere con onestà, senza aspettarsi nulla dagli altri. Rivolgendosi ai giovani schermidori, ha lanciato un messaggio di pazienza e determinazione, affermando che lo sport della scherma è una lunga sfida prima di tutto con se stessi. Irene Camber è stata anche la prima donna laureata in Italia in chimica industriale. Il suo meraviglioso percorso fu premiato anche dal CONI con il Collare d’Oro, la massima onorificenza dello sport italiano, consegnatole nel 2015.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato un profondo cordoglio nel mondo della scherma. Il presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, ha espresso l'infinito cordoglio di tutto il mondo sportivo per la perdita di una protagonista straordinaria. Azzi ha ricordato il recente incontro con Irene Camber durante i Campionati del Mondo a Milano, evidenziando la sua eleganza e il suo entusiasmo costante.
Il funerale di Irene Camber, la prima olimpionica italiana nella storia della scherma, sarà celebrato a Lissone, un momento per rendere l'ultimo omaggio a quella che sarà eternamente ricordata come la Signora della scherma italiana. Il suo spirito e la sua eredità continueranno a ispirare gli schermidori di oggi e di domani, alimentando la fiamma della passione per questo sport affascinante.