Una presa di posizione netta in risposta alle accuse degli scorsi giorni. Il segretario della Lega Matteo Salvini si dichiara lontano dalla Russia dicendo che chi compie crimini internazionali non può essere suo alleato. Poi l'accusa al centrosinistra che avrebbe fatto accordi commerciali con Mosca in passato.
Chi semina morte non può essere mio alleato, sono bastate poche parole a Matteo Salvini per rispondere a chi negli scorsi giorni ha accusato lui e il suo partito di intrattenere ancora legami con Mosca. Nelle ore successive alla morte di Alexei Navalny, il silenzio del segretario della Lega ha pesato tantissimo: la delegazione del suo partito è stata accolta da fischi e insulti alla fiaccolata tenutasi al Campidoglio qualche giorno fa.
Salvini ha detto oggi ai giornalisti a Cagliari che il suo partito non intrattiene alcun rapporto con Mosca:
Salvini non mette piede in Russia da tanti anni, il leader leghista aggiunge che non ha mai chiuso turni commerciali con Mosca. Poi l'accusa al centrosinistra:
Spazio anche alla mozione di sfiducia da parte di Azione. Secondo Salvini questa che è stata presentata contro di lui è la quindicesima in questi anni. Il segretario del Carroccio condanna l'atteggiamento da parte dell'opposizione nei suoi confronti definendola 'antidemocratica':
Il vicepremier nonostante tutto dice di non essere interessato a questi attacchi nei suoi confronti. Anche oggi il segretario di Azione Carlo Calenda ha attaccato Salvini all'Aria che Tira su La7 definendolo "un pagliaccio". L'ex ministro dello Sviluppo economico è poi tornato sui presunti legami tra il Carroccio e il Cremlino: