24 Feb, 2024 - 14:20

Cosenza, suicidio agente di polizia penitenziaria: si è sparato con la pistola di ordinanza

Cosenza, suicidio agente di polizia penitenziaria:  si è sparato con la pistola di ordinanza

Tragedia in provincia di Cosenza: arriva la notizia del suicidio di un agente di polizia penitenziaria. L'uomo si sarebbe tolto la vita sparando un colpo con la pistola di ordinanza.

Cosenza, suicidio agente di polizia penitenziaria

Un agente appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria presso il carcere di Cosenza si è tolto la vita: il suicidio è avvenuto nella mattina di sabato 24 febbraio 2024, mentre era fuori servizio. La tragedia si è verificata nel piccolo comune di Mangone.

L'uomo ha compiuto l'estremo gesto con la pistola d'ordinanza, lasciando la moglie e due figli minori. Sul luogo dell'accaduto sono subito arrivati il magistrato della Procura e i carabinieri della compagnia di Rogliano.

A comunicare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, per voce del segretario generale aggiunto Giovanni Battista Durante e del segretario regionale della Calabria Francesco Ciccone

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"E’ una notizia che sconvolge tutti noi. L’uomo, un Assistente capo coordinatore del Corpo di polizia penitenziaria, M.P. di 57 anni, padre di due figli, lavorava nel servizio a turno ed era stato anche aggredito 4/5 anni fa. Si disconoscono le motivazioni del gesto estremo al momento e sono ovviamente in corso i doverosi accertamenti".

Donato Capece, segretario generale del Sappe, si esprime sulla triste vicenda, ricordando che il suicidio è un atto che troppo spesso riguarda le carceri, tra detenuti e agenti, affermando che:

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"I poliziotti penitenziari sono lasciati abbandonati a loro stessi, mentre invece avrebbe bisogno evidentemente di uno strumento di aiuto e di sostegno. Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio lavorativo del Personale di Polizia Penitenziaria. Come anche hanno evidenziato autorevoli esperti del settore, è necessario strutturare quanto prima un’apposita direzione medica della Polizia Penitenziaria, composta da medici e da psicologi impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria. Qui servono azioni concrete sui temi dello stress psico-fisico degli appartenenti al Corpo!

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Francesca Mazzini
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