Giancarlo Minardi nasce e cresce nel mondo delle auto, un settore che sin da bambino ritiene di famiglia. La velocità e le corse automonilistiche, sono la sua passione principale e per questo decide di investire prima di tutto su sè stesso, diventando inizialmente un pilota e mettendo su poi una vera e propria scuderia. Il Team Minardi nasce nel 1980 dalla sua intuizione e dalla sua caparbietà e nel 1985, dopo anni di Formula 2, compie il salto in Formula 1, debuttando nel Gran Premio del Brasile. Per commentare il ritorno della Formula1, i test e la nuova stagione, Minardi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il conto alla rovescia per tutti gli appassionati di motorsport è già iniziato e all'inizio della nuova stagione di Formula1 manca sempre meno. Dopo qualche mese di pausa, studio, miglioramenti e prove, la prossima settimana si tornerà in pista. Tutto è pronto per il primo Gran Premio della stagione, in programma a Sahkir, alla periferia di Manama, capitale del Bahrain, dal 29 febbraio al 2 marzo. I piloti stanno prendendo confidenza con le nuove monoposto e i test di questi giorni hanno iniziato già a dare qualche responso. Si ripartirà dalla certezza Max Vertsappen su Red Bull, ma anche Leclerc e Sainz, a bordo della Ferrari, hanno lanciato buoni segnali. Per capire davvero che annata sarà, non ci resta che aspettare, intanto però per commentare il ritorno della Formula1, i test e la nuova stagione, Minardi, imprenditore e fondatore del Team Minardi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Giorni di test, qualche risposta è già arrivata e la prossima settimana ripartirà ufficialmente la stagione. Cosa dobbiamo aspettarci?
"Questi tre giorni sono insufficienti per dare un giudizio realistico. Mi sono fatto un'idea approssimativa, seguendo i test dalla televisione. E' chiaro che, apparentemente, ci troviamo ancora davanti a una Red Bull da battere, con Verstappen davanti a tutti. La Ferrari però ha dato segnal positivi, soprattutto nei long run e in particolar modo nel secondo giorno con Sainz. Diciamo che si ripartirà più o meno da dove abbiamo terminato, ma ci sarà indubbiamente un compattamento vicino alla Red Bull. Sono convinto che assisteremo, sin dall'inizio, a delle gare e soprattutto a delle qualifiche molto attraenti".
Quindi potrebbe essersi ridotto il gap tra Verstappen, e quindi Red Bull e Leclerc su Ferrari?
"E' davvero prematuro fare previsioni di questo tipo, anche se a bocce ferme direi che potrebbe essersi ridotto. Da quel che si è visto, Verstappen ha fatto queste prove in scioltezza e questo vuol dire che ha la sua monoposto in pugno. Nel long run di ieri in alcuni millesimi, massimo un decimo, ha fatto tutti i giri. Questo vuol dire che sta viaggiando in sicurezza e tranquillità. Faccio però fatica oggi ad esprimere un giudizio concreto e a fare qualunque tipo di previsione. Ormai siamo arrivati a ridosso dell'inizio della nuova stagione, ci conviene aspettare questi 7 giorni e capire meglio a cosa andremo incontro".
Si pensa, nel frattempo, anche al futuro con Hamilton in Ferarri. Questo può influire sulla stagione di Sainz?
"Sainz ha davanti una stagione impegnativa perchè lui, per quanto ne siamo a conoscenza in questo momento, non ha ancora alcun contratto in mano per il prossimo anno. Hamilton viaggerà molto più rilassato, avendo già firmato con la rossa. In questi test però devo ammettere di aver visto sainz in grande forma e questo è di buon auspicio per il presente e per il futuro per la Ferarri e per i punti costruttori".
A proposito di Ferrari, occhi puntati ovviamente su Leclerc: ha completato il suo percorso di crescita?
"Spero che l'inverno gli abbia portato consiglio e gli abbia permesso di riflettere sugli errori fatti nella stagione 2023. Per avere delle risposte dobbiamo aspettare la prima gara, però siamo arrivati a un momento in cui è chiamato assolutamente a fare quel salto di qualità che tutti si aspettano da lui".
Si aspetta qualche sorpresa?
"Le forze in campo le conosciamo. E' la prima stagione del Mondiale che ripartono 20 piloti dell'anno precedente sulle stesse macchine. Direi che sarà davvero difficile sovvertire la gerarchia a cui abbiamo già assistito. Poi chiaramente dipenderà dall'evoluzione che ogni monoposto ha avuto e nei miglioramenti che gli ingegneri hanno apportato. Ribadisco però che è ancora troppo prematuro".
Cosa ne pensa della sprint race?
"Sinceramente sono uno all'antica. Mi piaceva di più come facevamo ai miei tempi con le prove libere il venerdì, le qualifiche il sabato mattina e il sabato pomerigggio e la gara la domenica. Però sono state apportate delle modifiche regolamentari migliorative rispetto alla passata stagione. Vedremo quali saranno i risultati".