26 Feb, 2024 - 22:03

Assegno unico per i figli 2024: nuove cifre e ISEE. Sbrigati a fare domanda scade tra 3 giorni. Ecco cosa succede poco dopo

Assegno unico per i figli 2024: nuove cifre e ISEE. Sbrigati a fare domanda scade tra 3 giorni. Ecco cosa succede poco dopo

ISEE 2024 e Assegno unico universale. L'INPS eroga il beneficio in favore dei figli regolarmente, a patto che non siano sopraggiunte delle variazioni. L'Istituto mantiene la continuità nell'erogazione dal 2023 al 2024. Tuttavia, a cambiare potrebbero essere i diversi aspetti legati all'importo del beneficio. Vediamo insieme perché è importante aggiornare l'ISEE entro la fine del mese di febbraio.

Assegno unico - ISEE 2024

 Le ultime novità in merito agli aumenti previsti per l'assegno unico e universale per il 2024 sono state più volte riportate da Tag24.it. Tuttavia, è importante ricordare che tra qualche giorno scadono i termini per l'aggiornamento dell'ISEE per l'anno in corso.

Pertanto, le famiglie con figli devono rinnovare la DSU per il 2024. È doveroso chiarire che questo adempimento non incide sul diritto al beneficio, ma bensì sull'importo riconosciuto a titolo di Assegno unico e universale.

Come noto, gli indici di inflazione e perequazione tra il 2023 e il 2024 portano a registrare delle variazioni nel nuovo indicatore ISEE.

Nel merito va detto che l'INPS per i mesi di gennaio e febbraio ha mantenuto gli stessi valori del 2023, mentre per il mese di marzo l'assenza della domanda porta a ricevere un importo base. Per questo motivo, è indispensabile aggiornare l'ISEE entro la scadenza del 29 febbraio 2024.

Nuovi importi in favore dei figli

Come cambia l’importo dell’Assegno Unico?

 L'INPS riconosce un beneficio per ogni figlio a carico fino al 21º compleanno. L'Assegno Unico e Universale non è condizionato dall'obbligo della presentazione dell'ISEE.

Tuttavia, la sua presenza è indispensabile per non ricevere l'importo minimo riconosciuto per legge. Nel 2023, l'INPS ha erogato come importo minimo 50 euro al mese; per il 2024 tale valore sale a 57 euro per l'effetto dell'applicazione della perequazione. Le famiglie con un reddito ISEE superiore a 45.575 euro percepiscono tale importo.

Per il 2024, l'importo riconosciuto a titolo di Assegno Unico Universale per i figli a carico dovrebbe attestarsi intorno a 200 euro al mese per ogni figlio, a condizione che il reddito ISEE non risulti superiore a 17.090 euro. Come spiega investireoggi.it, l'importo percepito a gennaio dovrebbe essere integrato con l'applicazione dell'indice ISTAT certificato al 5,4%.

 Quanto aumenterà l'assegno unico a marzo 2024?

 Molte famiglie nel mese di febbraio hanno potuto constatare una variazione dell'importo dovuto al rinnovo dell'indicatore ISEE.

Come detto, coloro con un reddito ISEE fino a 17.090 euro annui, molto probabilmente hanno ricevuto un importo maggiore, mentre superando tale limite reddituale hanno visto ridotto il valore del proprio assegno mensile.

Tuttavia, il vero problema potrebbe arrivare a marzo 2024, per quanti non hanno provveduto a rinnovare l'indicatore ISEE entro il 29 febbraio 2024. Queste famiglie non perderanno il diritto all'assegno unico, ma vedranno calare drasticamente l'importo spettante.

Pertanto, è possibile che dall'importo di 189 euro riconosciuto a gennaio e i circa 200 euro accreditati a febbraio, per il mese di marzo il beneficio erogato non risulti più alto del valore minimo pari a 57 euro per figlio.

 Perché l'importo dell'assegno unico cambia a marzo?

 Come accennato, l'assenza dell'aggiornamento della DSU per il rinnovo dell'ISEE entro il giorno 29 febbraio 2024, non permette l'adeguamento dell'importo a valori recenti; pertanto l'Istituto eroga un importo base per ogni figlio a carico.

Tuttavia, è anche vero che le famiglie ritardatarie non perderanno la possibilità di ricevere un assegno più alto, poiché se l'aggiornamento avviene entro il mese di giugno, saranno accreditate le somme per differenze a partire dal mese di marzo 2024.

Diversamente, se l'ISEE non viene rinnovato entro il mese di giugno, l'INPS considererà il valore minimo riconosciuto definitivo per l'anno in corso, senza la possibilità di ottenere gli arretrati per differenza tra l'importo erogato e quello emerso in seguito alla presentazione dell'ISEE.

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Antonella Tortora
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