E' polemica in Belgio e nei Paesi Bassi per quanto è accaduto sabato nel corso della Omloop Het Nieuwsblad, la corsa di ciclismo sia maschile che femminile che, come da tradizione, ha aperto la stagione della corse sul pavè. Marianne Vos, più volte campionessa del mondo in carriera, è stata infatti vittima di un lancio di un bicchiere di birra: il gesto è stato fatto da uno spettatore a bordo strada proprio in uno dei momenti cruciali, in quanto la Vos stava per affrontare il Muur van Geraardsbergen, la penultima asperità in pavè prima del gran finale con il Bosberg e la linea del traguardo posta a Ninove, in Belgio.
Non è la prima volta che accade un episodio del genere: recentemente, Mathieu van der Poel è stato protagonista di un fatto simile nel corso della stagione di ciclocross. nel corso della gara di Hulst è stato immortalato dalle telecamere mentre sputava addosso a un gruppo di tifosi: in seguito si è saputo che quelle persone a bordo strada avevano preso di mira il campione del mondo in carica mentre stava facendo il riscaldamento, lanciando contro di loro non solo della birra, ma anche dell'urina.
La notizia del lancio della birra contro Marianne Vos è stata riportata dal quotidiano belga Het Nieuwsblad, dove è stato anche pubblicato un fotogramma nel quale si vede la persona che stava lanciando la bevanda contro la campionessa olandese, che ha vinto la gara dopo uno sprint a due con la belga Lotte Kopecky. Quanto è accaduto sabato a Ninove ricorda anche alcuni episodi accaduti a Chris Froome quando era in maglia gialla al Tour de France 2016, quando qualcuno gli ha lanciato contro dell'urina.
In Belgio e nei Paesi Bassi, comunque, sta nascendo un vero e proprio problema di "hooligans" del ciclismo, sport che da sempre è stato contraddistinto da un tifo indiscriminato verso tutti e ora, invece, proprio nelle terre che sono patria del ciclismo, si sta assistendo a degli episodi deplorevoli come questo. Molti osservatori stanno facendo notare che, purtroppo, molte persone che si rendono protagonisti di questi gesti deplorevoli sono ubriachi. La birra scorre a fiumi nel corso delle gare di ciclismo in Belgio, ed è inevitabile che ci possano essere dei supporters un po' "alticci" al di là delle transenne. Quello che viene richiesto è comunque il rispetto dei corridori: nel ciclocross, dopo il lancio di birra e urina contro Mathieu van der Poel, è stata rafforzata la sorveglianza, ma su strada fare questo è molto difficile, in quanto i percorsi sono lunghi molti chilometri. Anche se in Belgio molte gare sono ricavate in vari circuiti da ripetere più volte, come avviene per il finale del Giro delle Fiandre, parliamo sempre di molti chilometri di corsa.
Il lancio della birra contro Marianne Vos porta quindi a una riflessione: bisognerà arrivare a proibire l'alcool agli spettaori durante le gare di ciclismo? Anche questa soluzione sembra molto difficile da percorrere, in quanto ci si può portare la bevanda da casa e non per forza acquistarla nei chioschi posizionati nei punti strategici della gara. Marianne Vos non ha commentato l'accaduto e verosimilmente non lo farà nemmeno in futuro, ma c'è effettivamente un problema di sicurezza dei corridori, che hanno a che fare non solo con tifosi molto accesi, ma anche, a volte, un po' "alticci". La passione è molto forte in Belgio e nei Paesi Bassi, basti pensare che da quelle parti ogni corridore professionista ha un proprio fan club: la gara più a rischio per questi episodi, ovviamente, è il Giro delle Fiandre, la corsa più importante in Belgio. Ad oggi non sappiamo se l'organizzatore prenderà provvedimenti in merito alla possibilità di vendere bevande alcooliche a bordo strada.