Dopo l'esito delle Elezioni Regionali in Sardegna, Giorgio Mulè chiede a gran voce un ritorno al "metodo Berlusconi". Il vice Presidente della Camera dei Deputati ha spiegato che dal suo punto vista sia necessario scegliere i candidati sulla base delle competenze personali.
Mulè quindi ha voluto ribadire la validità del metodo di Berlusconi, che ha premiato il centrodestra negli ultimi trent'anni. Le dichiarazioni dell'esponente di Forza Italia, che ieri 27 febbraio 2024 ha analizzato la sconfitta subita da Truzzu, secondo alcune indiscrezioni non sono state gradite da Fratelli d'Italia.
"Il candidato va deciso sulla base della capacità della persona, come faceva Berlusconi. Va preso atto che questo metodo ha sempre premiato il centrodestra. Se questo fa storcere il naso a qualcuno pazienza, ma è ciò che ci ha fatto stare bene per trent'anni".
L'esponente di Forza Italia ha poi proseguito, tornando nuovamente sulla sconfitta subita dalla coalizione di centrodestra in Sardegna. Per il deputato, in ogni caso, non è necessario lanciare alcun allarme visto che l'esito delle elezioni è legato soltanto a ciò che è stato effettivamente a livello locale.
"Il risultato di Truzzu è una sconfitta ma non temiamo un effetto Todde. Chi vince è sempre più bravo ed è stupido dire che siamo stati scarsi noi. Chi ha vinto evidentemente ha convinto di più. Bisogna fare tesoro degli errori per evitare di ripetere un'esperienza che non ci ha premiati".
Infine Mulè si è concentrato anche sulle prossime elezioni in Basilicata, indicando l'attuale Presidente Vito Bardi come candidato ideale per il centrodestra. L'esponente azzurro, infatti, non vede alternative valide:
"Il gradimento di Bardi in Basilicata è consolidato e le sue capacità sono rilevanti, anche per ciò che ha fatto. Ha il sostegno dei territori e della politica, non vedo delle alternative a lui in questa Regione. Abruzzo? La capacità di Marsilio determinare la sua eventuale conferma come Presidente".