L'Inter è rimasta nel cuore di Benoit Cauet. Quattro anni che difficilmente si dimenticano, l'allora tecnico Luigi Simoni era stato chiaro, lo voleva in rosa con se. Perchè quella corsa a non finire, mista ad un tecnica di base capace di dettare i tempi di gioco, hanno permesso all'ex centrocampista di lasciare un ricordo indelebile nella tifoseria nerazzurra.
Un amore mai incrinatosi, Benoit l'Inter non se la perde mai, anche lui sta godendo di quello che ad oggi è un campionato ai limiti della perfezione. Il motivo? Secondo lui "una sinergia tra tecnico e società", che ha portato l'asticella ad alzarsi sensibilmente, inglobando insieme Serie A e Champions League. "Bisognerà mantenere la stessa testa fino alla fine", spiega Cauet, che in esclusiva a Tag24 ha analizzato l'Inter a 360 gradi.
Programmazione, condicio sine qua non per poter ambire a determinati orizzonti. Benoit Cauet lo sottolinea più volte. Se oggi si parla così bene dell'Inter è grazie al lavoro sinergico effettuato da tecnico e società.
D: Ti aspettavi che questa squadra potesse diventare così forte?
R: E' stata capace di raggiungere un determinato livello e mantenerlo. Sicuramente gli innesti di quest'anno sono stati azzeccati, vedi i vari Frattesi, Thuram e altri, hanno portato quel qualcosa in più e permesso all'Inter di alzare l'asticella. La società ha azzeccato tutte le mosse, e oggi si raccolgono i frutti di un lavoro certosino, anche se ancora non è stato fatto nulla.
D: Un upgrade grazie al lavoro di Inzaghi o di Marotta?
R: Tutti e due. Quando hai una grande società, hai anche grandi dirigenti, che appoggiano un allenatore che lavora con serenità, mettendo in campo le sue idee e migliorando giorno dopo giorno. Nonostante la giovane età sta facendo benissimo e la società gli permette di crescere giorno dopo giorno.
D: C'è stato un momento secondo te in cui la squadra ha capito di essere veramente forte?
R: No, ma il campionato passato è stato significativo. C'è stata una presa di coscienza delle difficoltà e dopo si è lavorato per poter limare i difetti presenti. Il grande miglioramento è stato dal punto di vista della testa, che ha permesso di realizzare quello che stiamo vedendo.
Una costante è sotto gli occhi di tutti, ovvero che l'Inter non ha voglia di fermarsi. Sia in campionato che in Champions League.
D: Può ambire alla doppietta campionato-Champions?
R: Oggi come oggi i pronostici sono aperti, una squadra che sta facendo bene in Serie A e in Champions è ancora in corsa per passare, quindi perchè no. C'è un ottavo ancora da conquistare però, contro l'Atletico Madrid sarà complicatissimo, mentre in campionato nonostante i punti di distanza mancano ancora molte partite, quindi non si può sottovalutare niente e nessuno.
D: Inzaghi tra i primi cinque allenatori in Europa?
R: Sta facendo il suo percorso, che sia considerato tra i primi cinque o dieci interessa poco. Credo che lui sia riuscito a mostrare di che pasta è fatto, ha cercato sempre di portare la squadra al massimo, è cresciuto tantissimo. Merita tutte le attenzioni del caso.