Una delle detrazioni fiscali più rilevanti previste dall'IRPEF riguarda i figli a carico e rappresenta un importante vantaggio per i contribuenti.
Per essere considerati fiscalmente a carico, i figli, che comprendono anche quelli riconosciuti nati al di fuori del matrimonio, adottati, affidati o affiliati, devono rispettare il limite di reddito stabilito, indipendentemente dall'età (sebbene vi sia un limite di reddito superiore previsto per i figli di età fino a 24 anni) e dalla loro residenza (possono essere a carico anche se risiedono all'estero).
Per essere considerati fiscalmente a carico, i figli, che comprendono anche quelli riconosciuti nati al di fuori del matrimonio, adottati, affidati o affiliati, devono rispettare il limite di reddito stabilito, indipendentemente dall'età (sebbene vi sia un limite di reddito superiore previsto per i figli di età fino a 24 anni) e dalla loro residenza (possono essere a carico anche se risiedono all'estero).
Il limite di reddito affinché un figlio sia considerato fiscalmente a carico è di 2.840,51 euro, mentre per i figli di età inferiore a 24 anni, tale limite è elevato a 4.000 euro.
Conformemente all'articolo 12, comma 1, lettera c) e 4 del TUIR, sono previste specifiche detrazioni dall'IRPEF lorda in base all'ammontare del reddito complessivo dei genitori. Si distinguono le seguenti detrazioni "teoriche":
Per i contribuenti con almeno quattro figli a carico:
I benefici delle detrazioni IRPEF per i figli a carico sono estesi ai genitori anche dopo il compimento del 21º anno di età dei figli. Tale agevolazione riguarda indistintamente i figli nati in ambito matrimoniale o fuori da esso, quelli riconosciuti legalmente, nonché i figli adottivi o affidati.
Per ottenere l'importo della detrazione, è necessario moltiplicare la somma stabilita, ad esempio, 950 euro, per un coefficiente determinato dal rapporto tra 95.000 euro (che è la cifra base) e la differenza tra 95.000 euro e il reddito complessivo del contribuente. Nel caso in cui ci siano più figli a carico, la cifra di 95.000 euro viene incrementata di ulteriori 15.000 euro per ogni figlio successivo al primogenito.