18 Apr, 2024 - 15:24

Quando il coniuge superstite ha diritto alla pensione di reversibilità?

Quando il coniuge superstite ha diritto alla pensione di reversibilità?

La pensione di reversibilità rappresenta un beneficio economico concesso dall'INPS ai familiari sopravvissuti di un pensionato defunto o di un lavoratore deceduto prima di raggiungere l'età pensionabile (in questo caso, occorrono 15 anni di anzianità contributiva e 5 di anzianità assicurativa, di cui almeno 3 devono riferirsi al quinquennio precedente alla data di decesso).

Il suo scopo principale è garantire un sostegno finanziario ai coniugi, figli e genitori del defunto.

Esistono varie forme di pensione di reversibilità, a seconda del legame di parentela con il pensionato deceduto. Le tipologie più comuni sono la pensione di reversibilità destinata al coniuge superstite e quella per gli orfani.

Inoltre, la pensione può essere categorizzata come:

  • Reversibilità: quando è erogata in seguito al decesso del pensionato;
  • Indiretta: quando è erogata in seguito al decesso di un lavoratore ancora in attività e non ancora in pensione.

Coniuge superstite e pensione di reversibilità

Affinché si possa fruire della pensione di reversibilità nel corso della carriera lavorativa, il lavoratore deceduto deve aver accumulato, in alternativa, almeno:

  • 780 contributi settimanali, i requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia prima del D.Lgs. n. 503/92;
  • 260 contributi settimanali, di cui almeno 156 nei 5 anni precedenti la data del decesso, i requisiti necessari per l'assegno di invalidità.

La pensione di reversibilità è generalmente destinata ai superstiti del soggetto deceduto, che possono essere: il coniuge, i figli maggiorenni, i genitori e i fratelli.

Per coniuge si intende:

  • Il coniuge superstite o il soggetto unito civilmente;
  • Il coniuge divorziato, a condizione che risulti titolare di un assegno divorzile, non abbia contratto nuove nozze, e che il defunto abbia avviato un rapporto assicurativo prima dello scioglimento del matrimonio.

Tutti i suddetti soggetti possono richiedere l'accesso alla pensione di reversibilità nel caso di decesso di un familiare convivente. È fondamentale che questi soggetti risultino a carico del pensionato defunto, trovandosi quindi in una situazione di non sufficienza economica e impossibilità al proprio mantenimento. L'INPS sottolinea l'importanza che questi soggetti fossero effettivamente conviventi con il soggetto defunto. Gli studenti possono ricevere la pensione di reversibilità anche se svolgono un'attività lavorativa, a condizione che il reddito derivante da piccole attività sia basso.

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