Cosa dice la normativa vigente in merito al bonus rimozione amianto? Cosa è cambiato nel 2024? L'amianto, un tempo elogiato per le sue eccellenti capacità isolanti e di resistenza al fuoco, è oggi riconosciuto come un serio pericolo per la salute. La sua presenza negli edifici, eredità di decenni di utilizzo indiscriminato, si traduce in un rischio notevole per le vie respiratorie, con implicazioni che vanno dai disturbi minori a patologie gravi come il cancro. Di fronte a questa minaccia, la rimozione dell'amianto diventa imperativa, benché sia un'operazione complessa, dispendiosa e non priva di rischi per chi vi si impegna.
Recentemente, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni aspetti fondamentali relativi alle agevolazioni fiscali disponibili per la bonifica dell'amianto da edifici residenziali, sia per le unità immobiliari individuali che per le parti comuni. Questa precisazione, risultato di un'interrogazione pubblicata su "Fisco Oggi", mette in luce l'accessibilità del cosiddetto bonus amianto, estendendolo non solo ai lavori di rimozione, ma anche a tutte le attività connesse.
Il bonus in questione consente la detrazione del 50% delle spese sostenute per la rimozione dell'amianto, conformemente a quanto stabilito dall'articolo 16-bis, comma 1, lettera l) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR, Dpr 917/1986). Questa opportunità di detrazione è un elemento di un quadro più ampio di incentivi per la ristrutturazione edilizia, e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2024. Le spese ammissibili comprendono non solo gli interventi diretti, ma anche quelli accessori, come il trasporto dell'amianto in discarica effettuato da ditte specializzate.
Il bonus amianto segue le stesse regole previste per le detrazioni fiscali legate ai lavori di ristrutturazione. Gli interventi di bonifica dall'amianto godono di una detrazione del 50%, calcolata su un tetto di spesa di 96.000 euro, e sono deducibili attraverso 10 rate annuali di pari importo. Questa facilitazione non è limitata da vincoli legati alla categoria edilizia degli immobili o alla necessità di eseguire contemporaneamente lavori di recupero del patrimonio edilizio.
Una peculiarità importante del bonus amianto è la sua natura "strutturale": diversamente da altri incentivi nel settore edilizio, la sua validità non cesserà automaticamente dopo il 31 dicembre 2024. Sebbene l'aliquota di detrazione subirà una riduzione al 36% e il tetto di spesa sarà abbassato a 48.000 euro, queste modifiche non ne segneranno la fine, ma rappresenteranno un adeguamento delle condizioni di fruibilità.
Il bonus rimozione amianto è un'iniziativa promossa dall'Agenzia delle Entrate che mira a facilitare la rimozione dell'amianto dagli edifici. Il suo ambito di applicazione è ampio, estendendosi a interventi realizzati su qualsiasi categoria edilizia, senza la necessità di un intervento di recupero del patrimonio edilizio. Ciò significa che, oltre ai lavori di rimozione fisica dell'amianto, sono riconosciute agevolazioni fiscali anche per spese accessorie, come il trasporto dell'amianto in discarica da parte di aziende specializzate.
Per accedere a questi incentivi, è fondamentale che gli interventi siano effettivamente realizzati e che un tecnico attesti la rispondenza ai requisiti richiesti, la congruità delle spese sostenute e la stretta connessione dell'intervento con le operazioni agevolate. Questo step è cruciale per garantire la trasparenza e la correttezza nell'uso delle agevolazioni fiscali.
Sia gli edifici residenziali privati che quelli adibiti a uso produttivo possono beneficiare del bonus amianto. Il governo ha quindi messo a disposizione detrazioni fiscali per i privati e contributi a fondo perduto per le imprese, al fine di coprire una porzione significativa dei costi associati alla rimozione dell'amianto.
Una novità importante riguarda l'integrazione del bonus amianto con l'Ecobonus e il Superbonus. Gli interventi di rimozione dell'amianto sono considerati ammissibili nell'ambito di progetti più ampi di miglioramento energetico. Questo include la rimozione dell'amianto per l'installazione di nuove coperture e sistemi di coibentazione, nonché l'installazione di pannelli fotovoltaici post-rimozione. La detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica globale è del 65%, fino a un importo massimo di 100.000 euro. Dal 2024, il Superbonus al 70% è limitato a condomini ed edifici con 2 a 4 unità immobiliari, e gli interventi di rimozione dell'amianto sono ammissibili solo se dimostrabilmente connessi ai lavori incentivati.