Quanto costa vivere in Albania per un pensionato italiano nel 2024? Anche in questo 2024 l'Albania rimane una delle mete più gettonate per i pensionati che vogliano trasferirsi all'estero.
In questo paese vige infatti un regime di tassazione inferiore all'Italia e generalmente il costo della vita è nettamente più economico. Ciò ha comportato negli anni un vero e proprio esodo di nostri concittadini che ormai raggiunta l'età del pensionamento hanno deciso di godersi il riposo dall'attività lavorativa al di fuori dei confini nazionali.
Se da un lato però il costo della vita appare inferiore e la distanza alla propria terra natale non risulta così proibitiva, la scelta di trasferirsi in Albania non ha solo aspetti positivi.
Per prima cosa occorre sottolineare come l'Albania abbia fatto giganteschi passi in avanti rispetto alla qualità della vita. Ancora oggi è un retaggio culturale immaginare questa nazione congelata al momento della sua nascita, conseguenza della caduta della dittatura filorussa.
All'epoca il Paese era segnato da una diffusa crisi economica ma oggi, a distanza di oltre 30 anni, la situazione è ben diversa.
Sebbene la vita sia in netta ripresa rispetto gli standard europei, il reddito medio è comunque inferiore. Ciò determina perciò un basso costo della vita se equiparato a quanto necessario in Italia.
Per fare un rapido raffronto basti pensare che uno stipendio medio in Albania si attesta a circa 500 euro al mese e di conseguenza i consumi e le spese sono tarati su questo reddito. Questo porta dunque ad un maggior potere di acquisto rispetto all’Italia e una vita più accessibile per chi possa percepire una pensione sui 1.000 euro.
Bisogna però tenere anche conto che l’Albania è comunque in netta ripresa: reddito e spese stanno progressivamente aumentando ed è facile immaginare come nei prossimi anni si possa registrare un aumento generale del costo della vita.
Anche i prezzi per affittare un appartamento sono decisamente inferiori al mercato italiano. Considerando un alloggio bilocale il costo dell’affitto è di circa 300 - 350 euro mensili se consideriamo il centro delle maggiori città albanesi.
La cifra invece scende a 150 euro se ci si riferisce ai paesi con meno popolazione o alla periferia delle grandi città. Ciò che poi ha rilevanza maggiore è il vantaggio sulle bollette. Le utenze di gas, luce e acqua sono generalmente base e arrivano singolarmente di rado oltre i 50 euro mensili.
Per chi invece avesse intenzione di acquistare un immobile, il costo parte dai 400 euro a metro quadro in zone periferiche fino ai 1.200 euro a metro quadro della zona più centrale della capitale Tirana. Una cifra decisamente inferiore a quanto richiesto nelle grandi città italiane.
L’aspetto più interessante che spinge molti nostri connazionali al trasferimento in Albania è senza dubbio il regime di tassazione agevolata.
Una legge del gennaio del 2020 indica come i pensionati che decidano di portare la propria residenza su suolo albanese possano beneficiare di una completa esenzione dalle tasse sui redditi derivanti da pensioni, siano esse derivanti da fonti nazionali o internazionali.
Per il trasferimento di residenza e per ottenere l’esenzione al pagamento delle tasse, i pensionati però devono soddisfare alcune condizioni. In primo luogo il soggetto deve avere un permesso di soggiorno rilasciato dall’Ufficio migrazione che consenta una permanenza nello Stato superiore ai 90 giorni.
Per completare la procedura è indispensabile non aver riportato condanne penali gravi. La residenza sul suolo Albanese deve essere poi dimostrata da un soggiorno di almeno 183 giorni nell’arco di un anno solare.
La manovra introdotta fin dal 2020 ma che è stata ampliata nell’anno successivo comprendendo notevoli agevolazioni anche per le imprese è finalizzata alla crescita economica della nazione.