11 Mar, 2024 - 18:38

Quanto costa vivere in Romania per un pensionato italiano nel 2024? Tassazione, dove andare a vivere e prezzo degli affitti delle case

Quanto costa vivere in Romania per un pensionato italiano nel 2024? Tassazione, dove andare a vivere e prezzo degli affitti delle case

Quanto costa vivere in Romania per un pensionato italiano nel 2024? Il costo della vita sempre più elevato sta spingendo un numero maggiore di pensionati italiani a vagliare l’ipotesi di abbandonare il proprio Paese.

Tra le mete più cercate troviamo anche la Romania. Qui esistono anche agevolazioni sulla tassazione sulla pensione e in generale il costo di servizi e prodotti quotidiani è decisamente inferiore rispetto all’Italia.

La decisione di trasferirsi in un altro Paese, per di più in un momento della vita avanzato, comporta però un cambiamento davvero drastico.

Ecco perché è bene capire al meglio quali siano tutti i vantaggi di tale scelta e sapere con precisione a quanto ammonta il risparmio mensile.

Quanto costa vivere in Romania per un pensionato italiano nel 2024: le caratteristiche principali

La Romania è in netta ripresa negli ultimi anni e si sta man mano livellando sugli standard europei. Tuttavia la vita ha ancora un costo decisamente inferiore a tantissimi Stati, anche perché è rapportato ad un reddito medio piuttosto basso.

Pur essendo entrata a far parte dell’Unione Europea, la Romania non ha adottato l’euro come moneta. Rimane infatti il LEU che corrisponde a circa 20 centesimi di euro. Un cambio davvero vantaggioso per il nostro conio e che permette ai percettori di pensione di avere grandi vantaggi sulla vita quotidiana.

Progressivamente questo Paese ha avviato un naturale processo di globalizzazione, con la capitale Bucarest che si è trasformata in un insieme di varie culture e nazionalità. La Romania offre poi un’ampia varietà di paesaggi ma anche tanta storia e architettura.

Il clima è temperato continentale, vale a dire che l’estate è generalmente calda e asciutta specie nel sud della nazione, mentre l’inverno è freddo e piovoso. In quest’ultima stagione si può arrivare però anche a temperature più rigide rispetto all’Italia.

Un aspetto da tenere conto per chi soffre particolarmente il freddo.

Il costo della vita

Ma ciò che spinge i pensionati italiani a pensare di trasferirsi in questa nazione è senza dubbio il costo meno proibitivo della vita. Lo stipendio medio dei rumeni è di circa 650 euro; ciò significa che anche chi percepisce un assegno di pensione sotto i 1.000 euro può condurre una vita ben più che tranquilla.

Per capire meglio la differenza con l’Italia circa la spesa mensile occorre elencare alcuni esempi. Il pane ha un costo al massimo di 1,00 euro al chilogrammo, la carne di manzo viene venduta al di sotto dei 6,00 euro al chilogrammo, mele e patate hanno un costo irrisorio, rispettivamente 0,60 euro e 0,70 euro al chilogrammo.

Il prezzo per un pasto completo per due persone ad un ristorante difficilmente supera i 20 euro complessivi. 1,41 euro per un litro di benzina e circa 4 euro per un pacchetto di sigarette.

Molto economici anche i trasporti pubblici. Il ticket per una corsa singola è di 1 euro mentre l’abbonamento mensile arriva al massimo a 10 euro.  

Quanto costa vivere in Romania per un pensionato italiano nel 2024: il prezzo di un appartamento

Tralasciamo volutamente la capitale Bucarest, città nella quale i prezzi del mercato immobiliare risultano più elevati della media nazionale. Concentrandoci invece nel centro di città meno importanti la richiesta per l’affitto di appartamento bilocale si aggira intorno ai 250 – 300 euro mensili.

Acquistare un immobile è altrettanto vantaggioso con un prezzo al metro quadro di circa 1.200 mq.

Un altro aspetto interessante nel confronto con l’Italia è il costo delle bollette. Le utenze di gas, luce e acqua hanno un peso marginale sulla spesa mensile con una media di appena 100 euro complessivi.

I vantaggi fiscali per i pensionati

Grazie agli accordi tra i due Paesi è possibile ricevere la pensione italiana in Romania senza alcuna trattenuta. Il reddito sarà poi interessato dalle imposte seguendo il regime fiscale rumeno.

I pensionati otterranno così un notevole vantaggio rispetto alle aliquote previste in Italia. La Romania infatti adotta un forfettario del 16% su qualunque somma percepita da pensione.

Affinché un italiano possa assicurarsi tali vantaggi occorre indispensabilmente portare la propria residenza in terra rumena. La pratica inizia con l’inserimento nell’elenco degli italiani all’estero AIRE e il rilascio di un regolare permesso di soggiorno.

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Valentina Todaro
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