Arriva la riforma del sistema di riscossione e di rateizzazione delle cartelle esattoriali, con estensione per chi abbia difficoltà a pagare i debiti con il Fisco. A decretarlo è il Consiglio dei ministri che, nella giornata dell’11 marzo 2024, ha varato il provvedimento attuativo composto da 17 articoli, uno degli ambiti più delicati dell'intera legge di delega fiscale.
Il capitolo più atteso per chi ha cartelle esattoriali da pagare è quello della concessione di più tempo per pagare. L’agente della riscossione, infatti, potrà concedere più tempo per i carichi fino a 120.000 euro, ai quali vanno i maggiori interventi in ambito legislativo. Ma anche per i debiti fiscali di importo superiore.
Ulteriore passaggio è quello del rientro del credito all’ente se il ruolo non abbia consentito di incassare quanto dovuto entro il termine di 5 anni. Per i tanti preoccupati delle vecchie cartelle scadute da anni, sarà una commissione a decidere cosa fare. In ballo c'è un magazzino di debiti non riscossi dal Fisco per oltre 1.200 miliardi di euro.
Arriva la rateizzazione estesa del pagamento delle cartelle esattoriali per chi ha difficoltà a onorare i debiti con il Fisco. È la novità principale del decreto attuativo del Consiglio dei ministri di ieri, 11 marzo 2024, in merito alla concessione di condizioni di pagamento più favorevoli purché si arrivi a una risoluzione delle debiti pregressi. La norma si riferisce ai carichi verso l’Agenzia delle entrate - Riscossione (Ader) fino a 120.000 euro. Con la semplice domanda presentata dal debitore - che dunque dimostra la volontà di pagare la cartella esattoriale - si potrà dilazionare per più tempo il debito fiscale. Nel dettaglio, l’importo residuo potrà essere suddiviso in:
Le 120 rate mensili concesse dall’Agenzia delle entrate per il pagamento delle cartelle esattoriali scatteranno nel momento in cui il debitore dimostri di avere difficoltà a onorare il proprio carico fiscale. Nel dettaglio, potrà essere concessa questa dilazione di pagamento nei casi di:
Ulteriore novità prevista dal decreto attuativo del Consiglio dei ministri riguarda il ritorno delle cartelle all’ente se il ruolo non dovesse essere incassato dopo 5 anni. Nel dettaglio, il decreto prevede che le cartelle affidate all’Agenzia delle entrate - Riscossione (Ader) dal 1° gennaio 2025 e non pagate entro la fine del 5° anno susseguente a quello dell’affidamento, in via automatica tornino all’ente. La procedura è quella conosciuta come il discarico delle cartelle esattoriali.
Il decreto prevede, inoltre, che la Riscossione (Ader) possa trasmettere, in qualunque momento, le cartelle all’ente di appartenenza del credito. Il funzionamento di questo istituto dovrà essere regolato da un decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) che regolerà i casi per gli affidamenti alla Riscossione a partire dal prossimo 1° gennaio.
Questione particolarmente spinosa è quella dei magazzini dei debiti fiscali, ovvero delle vecchie cartelle non pagate. Il decreto attuativo prevede l’istituzione di una commissione ad hoc per decidere cosa fare di questi vecchi debiti. Che, secondo le ultime stime, arrivano a oltre 1.206 miliardi di euro. Rientrano in questo magazzino i debiti fiscali decorrenti dal 1° gennaio 2000, con aggiunta dei carichi affidati all’Agenzia delle entrate - Riscossione fino al 31 dicembre 2024. La commissione dovrà suggerire le soluzioni per gestire il discarico di questa enorme mole di cartelle esattoriali.