13 Mar, 2024 - 15:13

Quanto costa vivere in Egitto per un pensionato italiano nel 2024? Tassazione, dove andare a vivere e prezzo degli affitti delle case

Quanto costa vivere in Egitto per un pensionato italiano nel 2024? Tassazione, dove andare a vivere e prezzo degli affitti delle case

Quanto costa vivere in Egitto per un pensionato italiano nel 2024? In Italia in pochi anni abbiamo registrato un notevole aumento del costo della vita. Nella stragrande maggioranza dei casi ad essere colpiti sono i prodotti di uso quotidiano e i servizi essenziali.

Ecco perché chi percepisce una pensione non così elevata rischia di incontrare serie difficoltà nel far quadrare i conti. La prima conseguenza è il taglio di alcune necessità. Un numero sempre più copioso di nostri connazionali sta però prendendo in considerazione di trasferirsi in Stati dove la vita ha un costo meno caro.

In alcune nazioni poi il potere di acquisto viene aumentato da un regime di tassazione inferiore rispetto a quello italiano. Le mete più gettonate rimangono il Portogallo, la Spagna, l’Albania e la Grecia. Ma spingendosi appena fuori dall’Europa ecco che gli Stati del Nord Africa stanno interessando una quantità sempre più elevata di pensionati.

Tra essi un ruolo di spicco è esercitato dall’Egitto. Nello Stato delle Piramidi si possono trovare numerosi vantaggi, primo tra tutti il clima caldo tutto l’anno e una qualità di vita allineata con gli standard europei.

Sicuramente la scelta di allontanarsi dall’Italia può diventare particolarmente drastica se effettuata in un’età non più giovanile. Ecco perché prima di partire è bene conoscere al meglio ogni informazione circa la vita in Egitto.

Quanto costa vivere in Egitto per un pensionato italiano nel 2024: il costo della vita in Egitto

In Egitto la valuta corrente è la Sterlina Egiziana. Il rapporto con un euro è oggi di 0,019. Ciò implica un grande vantaggio al cambio. Nella nazione delle Piramidi inoltre il costo della vita è decisamente più basso di quanto siamo abituati a constatare in Italia. Ecco alcuni esempi per aver subito sott’occhio la differenza.

Un pasto completo per due persone ad un ristorante economico non supera in media i 15 euro complessivi. Un pacchetto di sigarette è venduto a 1,50 euro e addirittura un litro di benzina ha un prezzo di 28 centesimi di euro!

Considerando poi i generi alimentari di prima necessità troviamo prezzi decisamente al di sotto della media italiana. Il pane costa circa 1 euro al chilogrammo e il latte 70 centesimi per un litro. Tra i prodotti ortofrutticoli citiamo i 30 centesimi per un chilogrammo di pomodori. Stessa cifra per le patate. Un cespo di lattuga viene commercializzato a 18 centesimi. Importi sbalorditivi se rapportati al nostro mercato.

La carne di manzo è venduta a circa 8 euro al chilogrammo; quella di pollo al di sotto dei 3,50 euro.

Anche i trasporti pubblici sono molto convenienti. Il biglietto dell’autobus per una corsa singola costa 20 centesimi e l’abbonamento mensile supera di poco i 6 euro.

È bene sottolineare che, come ogni Paese, esistono zone più o meno economiche. Le città più sviluppate, come ad esempio la capitale Il Cairo, vivono di ritmi più frenetici e hanno prezzi più elevati.

Quanto costa affittare un appartamento

Per quanto riguarda il mercato immobiliare occorre precisare che ci sono aree più costose, sia per la vicinanza ai servizi o ai conglomerati lavorativi sia per le località turistiche.

La media però è comunque inferiore alle cifre delle città italiane. Un appartamento bilocale viene affittato a soli 150 euro al mese. Se ci si sposta dal centro, la richiesta non supera neanche i 100 euro mensili.

Anche il mercato delle compravendite risulta estremamente vantaggioso. Gli immobili vengono venduti al massimo a 500 euro al metro quadro. Vale a dire che l’acquisto di un alloggio bilocale della superficie di 60 mq verrebbe a costare 30.000 euro.

Un ulteriore risparmio rispetto alla normalità italiana è il costo delle bollette. Le utenze basilari di luce, acqua e gas hanno mediamente un peso di 20 euro al mese.  

Facendo i conti si capisce come i pensionati percettori di un assegno inferiore ai 1.000 euro possano trovare uno stile di vita più che accettabile in Egitto.

La tassazione sulle pensioni

Per poter rientrare nel regime fiscale egiziano occorre trasferire la residenza e maturare almeno 183 giorni di soggiorno nell’arco di un anno solare.

La tassazione in generale prevede imposte fissate su scaglioni di reddito. Dal 2017 però tutte le pensioni sono esentate dal pagamento di qualsiasi aliquota. Vale a dire che in Egitto potrete incassare la pensione lorda che viene corrisposta dall’Inps.

AUTORE
foto autore
Valentina Todaro
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
adv
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE