Con uno schiacciante 87,29% delle preferenze, Vladimir Putin è stato confermato come presidente della Russia. Il leader del Cremlino ha ottenuto un nuovo mandato fino al 2030, ottenendo il risultato più alto di sempre nella storia delle elezioni presidenziali russe.
Putin ha superato di gran lunga il risultato ottenuto nel 2018, quando raccolse il 76% dei consensi con 56 milioni di voti. A sei anni di distanza i numeri dell'attuale presidente russo, come riporta il Comitato elettorale centrale, sono cresciuti ulteriormente. Ed è proprio l'ampio divario rispetto al candidato comunista Nikolaj Charitonov e al vicepresidente della Duma Vladislav Davankov ad alimentare i dubbi su queste elezioni, che non rispecchiano esattamente i criteri di un Paese democratico.
Putin in ogni caso ha voluto enfatizzare la scelta fatta dagli elettori russi, che gli hanno permesso di ottenere il suo quinto mandato dal 1999 ad oggi. Dopo l'elezione ad interim resa necessaria dalle dimissioni di Boris Yeltsin, Putin ha vinto la tornata elettorale del 2000 ottenendo il 52% dei consensi. Quattro anni più tardi il politico russo ha ampliato ancor di più i propri consensi, raccogliendo il 71% dei voti.
Tra il 2008 e il 2012 Putin ha ricoperto l'incarico di primo ministro della Russia, lasciando la presidenza a Dmitrij Medvedev con il supporto del partito Russia Unita. Dopo questa parentesi Putin nel 2012 ottenne il 63% delle preferenze, ottenendo il suo terzo incarico da presidente. Un'azione resa possibile dagli emendamenti alla Costituzione voluti dallo stesso politico russo, che ha esteso il mandato presidenziale ad otto anni.