Quanti soldi servono per vivere a Parigi? La capitale francese è una delle città più care in Europa.
Soprattutto il costo degli affitti nel centro città è superiore a qualsiasi altra capitale. Scegliere di vivere a Parigi potrebbe essere quindi molto costoso.
La vita a Parigi ha notoriamente un costo molto elevato. Negli ultimi anni i prezzi dei prodotti di uso quotidiano, dei servizi e del mercato immobiliare sono schizzati letteralmente alle stelle. Cifre esorbitanti, superiori anche alle realtà più care del nostro Paese, ovvero Milano e Roma.
Per far fronte a queste enormi spese mensili è pertanto opportuno possedere un ottimo reddito. Solo grazie ad uno stipendio di circa 2.500 euro al netto delle imposte si può pensare di condurre una vita senza troppe difficoltà.
A fare da contraltare ai costi elevati troviamo però l’ottima qualità della vita. I servizi sono diversificati e in gran parte molto organizzati. Parigi poi offre un intreccio di culture e tradizioni storiche che si mescolano in maniera organica, oltre ad un patrimonio storico e architettonico che attrae milioni di turisti ogni anno.
Come tutte le grandi metropoli anche Parigi è una città che non dorme mai. I suoi abitanti sono sempre in fermento e ciò può comportare un notevole stress sulla qualità della vita per chi non fosse abituato a queste dinamiche.
Imparare il francese non è così complicato se paragonato ad altre lingue, ma comunque in città ci si può far benissimo capire parlando inglese.
Un elemento negativo è invece rappresentato dal clima. Per gran parte dell’anno le temperature sono più fredde di quelle italiane e il meteo è caratterizzato da nuvolosità e costanti sferzate di vento.
Per capire al meglio quanti soldi siano necessari per vivere mensilmente a Parigi è doveroso fare alcuni esempi, con la precisazione che i prezzi riportati sono quelli medi.
A Parigi infatti esistono zone molto commerciali e turistiche, quali le vie del centro, dove i prodotti alimentari o la consumazione di un pasto al ristorante possono assumere cifre esorbitanti.
Il pane è venduto a circa 4 euro al chilogrammo mentre un litro di latte a 1,50 euro. E se fin qui siamo in linea con gli standard italiani in linea generale il costo per i generi alimentari è superiore di circa il 25% rispetto all’Italia.
Le mele possono arrivare anche a 4 euro al chilogrammo, le patate e le cipolle a 2,50 euro/kg. La carne di pollo costa 15 euro/kg mentre quella di manzo 25 euro. Il formaggio grande protagonista della tradizione culinaria francese può facilmente costare 22 euro/kg.
Un caffè mediamente costa 2,50 euro ma può arrivare anche 6 euro in alcuni locali del centro.
Cenare in un locale di medio livello costa pressappoco 40 euro a testa. Una pizza margherita però può costare fino a 15 euro. Anche il biglietto per la visione di un film al cinema è parecchio più caro: 13,50 euro.
La richiesta per gli affitti in pieno centro è una delle più alte al mondo. Gli appartamenti generalmente hanno modeste dimensioni, anche per la conformazione architettonica degli edifici più storici.
Un monolocale di massimo 30 mq può costare fino a 1.200 euro al mese. La locazione di un bilocale di circa 60 mq può arrivare invece fino a 2.000 euro. Per ovviare a questi costi elevati la maggior parte dei parigini decide di vivere in periferia. Qui i costi sono comunque alti ma più accessibili. Un appartamento di buona metratura costa circa 900 euro al mese.
Le bollette invece si mantengono su cifre più in linea con quanto siamo abituati a pagare in Italia. Le utenze basilari di gas, luce e acqua ammontano in media a 200 euro al mese.
La vendita degli immobili residenziali nel centro di Parigi è mediamente di 12.000 euro al metro quadro.
A Parigi lo stipendio medio nel primo trimestre del 2024 è di circa 2.800 euro. Si tratta di un valore che accomuna però diverse categorie professionali.
Tra esse le più pagate sono quelle di esperti nel settore di ingegneria, informatica e sviluppo industriale, ma anche nel mondo della sanità. In grande sviluppo le aziende farmaceutiche che arrivano a retribuire i propri dipendenti fino a 3.300 euro al mese.
Chi non possiede competenze in queste aree, può cercare impiego nel turismo e nella ristorazione.