Guai in arrivo per Brian Molko. Il frontman del gruppo musicale Placebo rischia il processo per diffamazione e vilipendio a Torino per aver insultato durante un concerto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’episodio si era verificato a luglio dello scorso anno durante il festival a Stupinigi, alle porte di Torino, nell'ambito del festival 'Sonic park'. Salito sul palco, Brian Molko aveva ricoperto di insulti l’allora leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Le forze dell’ordine avevano annotato l’episodio e trasmesso la segnalazione al Palazzo di Giustizia. La Procura aveva poi aperto un’inchiesta per vilipendio delle istituzioni e, in seguito, il premier aveva presentato una querela per diffamazione.
Brian Molko aveva definito Giorgia Meloni fascista, razzista e nazista". Il tutto era stato documentato da diversi video ripresi con il telefonino dai presenti al concerto. Incurante delle conseguenze delle sue parole, il frontman dei Placebo aveva invitato i fan a riprendere tutto senza farsi alcun problema: Per favore, siate nel qui e nell'ora, quindi godetevelo. Perché questo esatto momento non accadrà mai più.
I video vennero poi diffusi sui social sollevando diverse reazioni da parte del mondo politico. Alcuni esponenti di partiti avevano chiesto che non venisse pagato il cachet per la serata al gruppo mentre altri avevano proposto l’annullamento degli show in programma in Italia. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni aveva deciso di intervenire senza che le dichiarazioni del frontman passassero inosservate e aveva presentato denuncia di diffamazione.
Da quando è accaduto l’episodio invece Brian Molko non ha mai rilasciato alcun commento. Ora che l’inchiesta però è stata chiusa è partita una rogatoria internazionale per individuare il domicilio di Molko, che risulta risiedere a Londra, in modo da notificargli gli atti del procedimento.
Non è la prima volta che Brian Molko si fa notare per alcune sue uscite. Era già accaduto al Festival di Sanremo 2001 quando i Placebo erano stati ospiti. Nell’edizione condotta da Raffaella Carrà con la collaborazione di Megan Gale, Massimo Ceccherini ed Enrico Papi, il gruppo musicale capeggiato da Brian Molko fece parlare di sé dopo un gesto sul palco. Durante l’esibizione del loro singolo, Brian Molko pensò di schiantare la sua Stratocaster nera sulla testata dell'amplificatore.
Il pubblico in sala rimase sconvolto dividendosi tra fischi e applausi ma a indignare l’opinione pubblica fu il dito medio esibito a favore di camera poco prima dal frontman. La Carrà dovette scusarsi dopo l’interruzione pubblicitaria. Per giorni però non si parlò di altro fino a quando Brian Molko in un’intervista a Repubblica fece chiarezza:
Eppure la stampa aveva dato una versione diversa all’epoca suggerendo che il gesto di Brian Molko fosse stato intenzionalmente provocatorio: